Vaccino senza prenotazione tra i 12 e i 18 anni: come fare e dove andare

Luna Luciano

11/08/2021

Dal 16 agosto le ragazze e i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno vaccinarsi senza prendere appuntamento. Ecco dove andare e cosa fare per poter ottenere il vaccino senza prenotazione.

Vaccino senza prenotazione tra i 12 e i 18 anni: come fare e dove andare

Via libera ai vaccini senza prenotazione per le ragazze e i ragazzi tra i 12 e i 18 anni. Dal 16 agosto i più giovani potranno recarsi presso i centri vaccinali senza aver prima effettuato la prenotazione online sul portale.

La decisione è stata presa dal Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, per poter imprimere un’ulteriore accelerazione alla campagna vaccinale, in modo da poter tornare a scuola in sicurezza.

Vediamo dunque cosa fare per poter accedere questo servizio e i motivi della scelta.

La decisione di Figliuolo: vaccini senza prenotazione tra i 12 e i 18 anni

Tutti i ragazzi e le ragazze tra i 12 e i 18 anni che non hanno ancora completato il ciclo vaccinale potranno ricevere le dosi senza aver prima prenotato. Lo ha comunicato oggi Francesco Figliuolo, Commissario per l’Emergenza, in una lettera indirizzata alle regioni.

La richiesta espressa è quella che le regioni predispongano corsie preferenziali per le somministrazioni dei vaccini ai cittadini più giovani, anche se non hanno preventivamente preso appuntamento.

I centri vaccinali ovviamente potranno somministrare solo i vaccini autorizzati per la categoria Under 18,ossia quelli con mRNA messaggero, quali Pfizer e Moderna.

Vaccini senza prenotazione: dove andare e cosa fare

Dopo la decisione del Comandante Figliuolo per la categoria dei più giovani il testimone passa ora alle regioni. Infatti, spetterà alle amministrazioni regionali organizzare sulla propria rete territoriale le corsie preferenziali richieste dal Commissario per l’Emergenza.

A questo punto i ragazzi tra i 12 e i 18 anni non dovranno far altro che recarsi presso il centro vaccinale più vicino; qui, dal 16 agosto, dovrebbero essere già attive le corsie preferenziali. Gli Under 18 essendo minorenni dovranno essere accompagnati da un genitore.

L’unica documentazione necessaria da esibire sarà la tessera sanitaria per poter ricevere la prima o seconda dose del vaccino Pfizer o Moderna.

Vaccini senza prenotazione per i più giovani: le ragioni e gli obiettivi

Le ragioni e gli obiettivi che si trovano alla base di questa decisione sono molteplici, tra di queste ci sono: scuola, attività sportive e semplici motivi organizzativi.

L’obiettivo primario è quello di riuscire a immunizzare più giovani possibili. Infatti la campagna vaccinale, come sostenuto da Figliuolo, “sta raggiungendo il proposito d’immunizzare le categorie maggiormente colpite”: anziani e cittadini vulnerabili e fragili. In questo modo, però, la campagna vaccinale non è risultata omogenea.

Se la maggior parte degli anziani ha concluso il ciclo vaccinale, le percentuali dei più giovani che si sono vaccinati sono veramente basse (su una platea di 4.627.514 tra i 12 e i 19 anni, solo il 23,50% ha completato il ciclo vaccinale, mentre al 41% è stata somministrata almeno una dose). Per questo, adesso c’è l’esigenza di dare un impulso alla campagna vaccinale per i più giovani in vista della riapertura delle scuole e della ripresa delle attività sportive a settembre.

In questo modo i ragazzi potranno tornare a scuola e nei centri sportivi in massima sicurezza. Per questo motivo Figliuolo ha anche parlato della necessità di favorire il “completamento della vaccinazione del personale tecnico che opera negli impianti sportivi o presso associazioni sportive finalizzate al benessere”.

L’altra ragione che si trova alla base è di tipo logistico. In questo periodo, durante il ponte di Ferragosto e quindi di vacanze, i centri vaccinali dovrebbero fronteggiare un afflusso più graduale, in modo da poter facilitare le procedure studiate dalle regioni.

La necessità di vaccinare anche i più piccoli

Un vaccino sicuro ed efficace per difendere i più piccoli”. Queste sono state le parole della Società Italiana di Pediatria sui suoi account social:

Abbiamo bisogno di uno scudo con cui difendere anche i nostri bambini da questo terribile virus.

L’appello della SIP è molto chiaro: è necessario estendere la campagna vaccinale anche ai più piccoli, soprattutto dopo le ultime novità in campo scientifico.

Infatti, uno studio americano ha sostenuto che il Covid potrebbe diventare una malattia infantile nei prossimi anni. Lo studio, apparso su “Science Advances”, è basato su un modello matematico e sulle evidenze scientifiche nella correlazione tra età e sintomatologie più gravi.

Il rischio d’infezione si potrebbe spostare quindi sui più giovani man mano che la comunità adulta si immunizza, come si è visto per altri coronavirus o influenze diventate endemiche. Questo non può farci stare tranquilli, come ha voluto precisare la Società Italiana di Pediatria: il Covid continua a colpire i più piccoli.

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