La variante Delta, nota anche come variante B.1.617, è una mutazione del SARS-CoV-2, virus che causa Covid-19. Identificata per la prima volta alla fine del 2020 in India, si è diffusa in molti Paesi (tra cui l’Italia) ed è destinata a diventare la variante prevalente in Europa secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La variante Delta presenta una serie di mutazioni in grado di aumentare la sua trasmissibilità, il rischio di ospedalizzazione e il tasso di reinfezioni. Per questo è stata classificata dall’OMS come Voc (Variant of Concern), ossia una variante che desta particolari preoccupazioni.
Tra i sintomi più comuni della variante Delta troviamo mal di testa, seguito dal mal di gola, naso che cola e febbre.
Le autorità temono che la variante Delta possa essere più resistente ai vaccini, tuttavia gli studi hanno evidenziato che il completamento del ciclo vaccinale protegge in modo efficace dal contagio e dal rischio di sviluppare forme gravi di infezione.