La nuova variante Omicron spaventa la Gran Bretagna. Il premier Boris Johnson ha annunciato l’obbligo di test molecolare e isolamento per tutti i passeggeri in arrivo nel Paese.
Tampone molecolare e isolamento, prima del risultato del test, per tutti i passeggeri che nelle prossime settimane atterreranno in Gran Bretagna. È questa la decisione presa dal Governo inglese, annunciata dal premier Boris Johnson, dopo l’accertamento dei primi due casi di variante Omicron.
Non c’è niente da fare, in seguito al rilevamento dei primi casi della variante sudafricana in Germania, Italia e Gran Bretagna, è allerta massima per la nuova mutazione del Covid, che l’ONU ha classificato come “preoccupante”. Tra i primi Paesi a correre ai ripari c’è proprio la il Regno Unito, che decide di fare un passo indietro sull’allentamento delle regole, dopo che l’università di Oxford ha espresso il timore ch, a causa delle 32 mutazioni, i vaccini possano risultare meno efficaci.
Gran Bretagna, primi due casi di variante Omicron
La pandemia è tutt’altro che finita. Con queste parole ieri il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, ha commentato la situazione, confermando la positività di due cittadini alla nuova variante Omicron. I due casi sarebbero collegati fra loro e correlati a viaggi in Africa meridionale. Il primo caso è stato rilevato nella città inglese sudorientale di Brentwood, mentre l’altro nella città centrale di Nottingham.
La vicenda non è altro che il promemoria che la battaglia per sconfiggere il Covid non è ancora terminata, precisando che se sarà necessario saranno introdotte nuove misure e restrizioni. Infatti poche ore dopo in serata lo stesso premier Boris Johnson ha deciso di fare marcia sull’allentamento delle regole, introducendo nuove norme anti-Covid.
Variante Omicron, viaggi in Gran Bretagna: nuove regole
A poche ore dalla scoperta dei primi due casi di variante Omicron, la Gran Bretagna corre ai ripari. In un’attesissima conferenza stampa il premier Boris Johnson ha spiegato che il Governo ha deciso di adottare una nuova strategia per contrastare la minaccia. Johnson ha infatti spiegato che “in via precauzionale” - per 3 settimane - saranno adottate nuove restrizioni per chiunque voglia atterrare nel Regno Unito.
Nuove norme quindi per chi viaggia verso la Gran Bretagna: obbligo di tampone molecolare da effettuare entro il secondo giorno dall’ingresso, vincolo di porsi in isolamento fino al risultato negativo dello stesso. Non solo. Si raccomanda un uso più diffuso delle mascherine, con l’obbligo per negozi e mezzi di trasporto pubblici. Inoltre chiunque sia stato in contatto con un caso sospetto di variante Omicron dovrà stare in isolamento per 10 giorni, indipendentemente dal fatto che sia vaccinato meno.
Le nuove misure sono l’unico modo per contrastare una variante di cui al momento non si conosce molto - come ha sottolineato il premier britannico - l’unica cosa sicura è che sembra essere molto contagiosa anche tra persone che hanno già ricevuto due dosi del vaccino. Per questo motivo i Regno Unito ha deciso di dare un’ulteriore spinta alla campagna vaccinale, e accelerare con la somministrazione della terza dose “booster”, in modo da aumentare il livello di anticorpi contro il virus.
Preoccupa la variante Omicron: cosa si sa sull’efficacia dei vaccini?
La nuova variante è ben “diversa” da quelle che l’hanno preceduta. A spiegarlo è stato sempre Boris Johnson durante la conferenza, affiancato da due dei massimi esperti britannici: sir Patrick Vallance e Chris Whitty. Durante l’incontro con la stampa il premier britannico ha quindi fornito dei dettagli su ciò che si sa e ciò che non si conosce sulla variante Omicron.
Al momento resta una variante poco nota ma definita “ preoccupante” dall’OMS (l’Organizzazione mondiale della Sanità). Chris Whitty ha poi aggiunto che, in base alle 32 varianti della proteina Spike, sarebbe ragionevole ipotizzare che la variante Omicron riesca, almeno in parte, a “sfuggire alla copertura vaccinale”. Proprio per questo, ha poi concluso, è necessario aumentare la protezione, proseguendo con la somministrazione della terza dose.
Il premier ha poi voluto essere il più trasparente possibile ricordando che al momento ancora non si conosce “quanto i vaccini saranno efficaci contro la Omicron”, ma ciò che è sicuro è che comunque forniranno un certo grado di protezione, ed è quindi vitale che tutti siano vaccinati.
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