La variante Delta continua a correre in Italia e in molti altri Paesi d’Europa facendo temere il peggio, anche se al momento la situazione non sembra essere preoccupante. Ma cosa succederà ad agosto?
La variante Delta in Italia, e nel resto d’Europa, continua a correre e a fare paura, soprattutto dopo l’incremento del tasso di diffusione degli ultimi giorni, che ha raggiunto il 9% delle sequenze geniche depositate dal nostro Paese, e che il ministro Speranza aveva già preannunciato data la maggiore trasmissibilità che caratterizza questo ceppo.
Da nord a sud dello Stivale aumentano i casi e i focolai causati dal ceppo B.1.617.2 e l’obiettivo delle autorità resta quello di limitare quanto più possibile la diffusione di questa mutazione per non mettere a rischio le riaperture. Ma vediamo cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi mesi e cosa potrebbe accadere ad agosto.
Variante Delta in Italia: cosa succederà ad agosto
Secondo le stime del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie entro il mese di agosto la variante Delta potrebbe diventare il ceppo dominante non solo in Italia, ma addirittura in tutta Europa, causando il 90% delle nuove infezioni. Questa mutazione, come conferma uno studio della Public Health England (Phe), si caratterizza per un rischio di trasmissione superiore del 60% rispetto alla variante Alpha, al momento la più diffusa nel nostro Paese. La variante Delta inoltre è associata anche a un rischio di ospedalizzazione fino a 2,6 volte superiore rispetto a quella inglese.
Le previsioni non troppo incoraggianti, sembrano essere confermata anche dall’andamento della diffusione della variante Delta nel nostro Paese, che sta aumentando a ritmo esponenziale: il 18 maggio questo ceppo rappresentava circa l’1% dei contagi, alla metà di giugno la percentuale è salita al 3,4% e solamente pochi giorni dopo si è arrivati a un tasso di diffusione pari al 9%.
La situazione in Europa
Al momento in Europa la variante Delta sta colpendo soprattutto il Regno Unito, dove il governo si è già trovato costretto a posticipare le riaperture, nonostante una delle migliori campagne di vaccinazione a livello mondiale. Sull’isola il ceppo individuato in India per la prima volta è responsabile del 96% delle infezioni e una percentuale simile, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, potrebbe essere raggiunta da tutti i Paesi dell’Unione ad agosto, tra cui anche l’Italia.
L’incremento esponenziale dei contagi nel Regno Unito ha messo in allerta l’Europa che adesso continua a monitorare la situazione con maggiore attenzione. Intanto dalla Germania arriva l’auspicio che chi arriva dal Regno Unito venga obbligato a sottoporsi alla quarantena in qualsiasi Paese del Vecchio Continente. La cancelliera Angela Merkel aveva infatti dichiarato che “in Germania, se vieni dalla Gran Bretagna, devi metterti in quarantena ma non è così in tutti i Paesi europei. Mentre vorrei che fosse così”.
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