Mercati ancora in perdita stamane: le azioni asiatiche sono in diminuzione e il Nikkei va ai minimi da 6 mesi. Variante Delta in diffusione e inflazione in aumento stanno travolgendo le Borse.
Mercati affondati dall’onda Covid anche negli scambi odierni: le azioni asiatiche hanno ampliato le loro perdite e gli indici sono tutti in rosso.
Il sentiment degli investitori sta peggiorando, tra i crescenti timori che la diffusione della variante Delta rallenti o fermi la ripresa economica globale. Gli asset più rischiosi stanno frenando bruscamente.
In più l’ombra dell’inflazione in aumento oscura la certezza della crescita economica.
Cosa succede oggi nei mercati?
Mercati: Asia in profondo rosso, Giappone ai minimi
L’Asia viaggia in deciso rosso oggi negli scambi.
Alle ore 8.10 italiane, il Nikkei perde lo 0,83% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai diminuiscono dello 0,23% e dello 0,45%.
In brusco calo anche Hong Kong a -1,3%, Taiwan a -1,46% e il Kospi a -0,55%.
I titoli ciclici come quelli energetici e industriali sono tra i peggiori nel ritiro asiatico.
La Cina intanto ha lasciato fermo il tasso di riferimento per i prestiti alle imprese e alle famiglie rispetto al fixing di luglio. C’erano aspettative di un taglio dopo la inaspettata decisione di un abbassamento degli obblighi di riserva bancaria.
Anche a Wall Street, le azioni sono diminuite fino al 2% lunedì. Il Dow Jones che ha mostrato il suo peggior risultato in nove mesi, spinto al ribasso dalla notizia di morti Covid in aumento negli USA.
Il prepotente e inaspettato ritorno del virus sta mettendo alla prova mercati e politiche dei Governi.
I trader stanno cercando di valutare quanto durerà la volatilità guidata dal ceppo Delta. I funzionari sono alle prese con l’aumento delle infezioni da Sydney e Jakarta a Londra, con gli Stati Uniti che dicono ai propri cittadini di evitare di viaggiare nel Regno Unito a causa del picco di casi di quest’ultimo.
Bitcoin giù, rendimento Treasury sale
Sugli altri fronti, Bitcoin è sceso al di sotto del livello di $ 30.000.
Petrolio e oro sono in recupero. Il greggio è diminuito fino al
% nella giornata di ieri tra le crescenti preoccupazioni sulla variante in diffusione e la decisione OPEC di aumentare la produzione.
I rendimenti dei Treasury sono cresciuti, con quello a 10 a +1,2087% da una chiusura dell’1,181%, un livello raggiunto solo a febbraio. Il rendimento a 2 anni è incrementato allo 0,2196% dallo 0,21% di martedì.
L’oro sale a 1.818 dollari l’oncia.
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