Il 21 giugno il Regno Unito da programma dovrebbe tornare alla normalità, ma questa data adesso sarebbe in bilico: spaventa la variante indiana, ormai diffusa su tutto il territorio, con Boris Johnson che così torna nel mirino delle critiche.
Nel Regno Unito la variante indiana sta iniziando a far paura, con Boris Johnson che torna sul banco degli imputati per aver messo l’India nella black list solo il 22 aprile, mentre per Pakistan e Bangladesh la decisione era stata presa il 9 dello stesso mese.
Una decisione che sarebbe dovuta al cercare di non mettere in difficoltà il premier indiano Narendra Modi, duramente contestato ora in patria, ma che potrebbe costare cara al Regno Unito visto che si parla di una possibile terza ondata Covid in estate.
Al momento i contagi sono sotto controllo: da un mese i nuovi casi giornalieri sono costantemente sotto i 3.000, con anche i decessi e le ospedalizzazioni che si sono quasi azzerate.
La variante indiana però ormai è diffusa in tutto il Regno Unito, tanto che nella zona di Manchester rappresenterebbe già l’80% dei nuovi casi. Per gli esperti questa mutazioni dovrebbe essere più contagiosa, anche del 50%, ma non maggiormente letale.
Una situazione che viene monitorata con grande attenzione, tanto che non sembrerebbero esserci più certezze in merito al 21 giugno, data in cui stando al piano di Johnson nel Regno Unito si dovrebbe tornare a una sostanziale normalità.
La variante indiana è un problema per il Regno Unito
Il Regno Unito di recente ha deciso di accelerare per le seconde dosi di vaccini destinate agli ultracinquantenni e le persone clinicamente vulnerabili. Il tutto a causa delle preoccupazioni sulla variante indiana.
Parlando a una conferenza stampa, Johnson ha detto che il ceppo sembrerebbe essere più trasmissibile di altri. Fatto sta che adesso verranno accorciati i tempi dei richiami.
Torna così a essere in bilico il passaggio al quarto step delle riaperture, previsto per il 21 giugno, giorno in cui il Regno Unito dovrebbe tornare a una sostanziale normalità. L’avvertimento infatti è stato chiaro:
“Devo essere all’altezza del fatto che questa nuova variante potrebbe rappresentare un serio ostacolo ai nostri progressi e potrebbe rendere più difficile il passaggio alla fase quattro a giugno”
L’obiettivo del Governo con il quarto e ultimo passo della tabella di marcia è quello di rimuovere tutti i limiti legali ai contatti sociali, il che significa che non ci saranno restrizioni agli incontri all’interno o all’esterno, i nightclub potranno riaprire e non ci saranno limiti alle feste di matrimonio.
Johnson ha affermato che le nuove regole di giugno dipenderanno dal rispetto dei suoi quattro test, incluso il fatto che i vaccini continuino a essere efficaci e che i rischi non vengano sostanzialmente modificati da nuove varianti.
La data del 21 giugno al momento è confermata, ma Boris Johnson non si è voluto sbilanciare “ne sapremo di più nei prossimi giorni”. Nonostante il successo della campagna vaccinale, nel Regno Unito la variante indiana rappresenta un timore sempre crescente.
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