Exploit della destra di Vox in Andalusia: ora in Spagna si rischiano le elezioni enticipate

Alessandro Cipolla

3 Dicembre 2018 - 10:20

Con l’11% la destra di Vox entra nel Parlamento dell’Andalusia: in difficoltà il PSOE tanto che in Spagna si parla di elezioni politiche anticipate.

Exploit della destra di Vox in Andalusia: ora in Spagna si rischiano le elezioni enticipate

Hanno provocato una sorta di terremoto politico le elezioni regionali in Andalusia: il PSOE anche se primo partito fa registrare il suo peggior risultato di sempre nella regione, mentre la destra populista di Vox ha ottenuto l’11% ottenendo così 12 seggi.

Sarà difficile quindi trovare una maggioranza in Andalusia, con la situazione che si potrebbe riflettere anche a livello nazionale. Il premier Pedro Sanchez sta faticando a trovare in Parlamento i numeri per approvare la manovra economica firmata PSOE e Podemos, tanto che si parla con sempre più insistenza di possibili elezioni anticipate in Spagna.

Boom di Vox in Andalusia

Dalla fine del regime di Franco l’Andalusia è sempre stata una roccaforte del PSOE. Dopo queste ultime elezioni regionali, i socialisti però con il 28% (nel 2015 presero il 35,4%) faticheranno non poco a formare una maggioranza.

Con il Partito Popolare al 20,8% (in calo anche loro), Ciudadanos (forza liberale) al 18,3%, Adelante Andalucia (sinistra di Podemos e realtà locali) al 16,2% e Vox (destra) all’11%, il PSOE potrà governare soltanto con il sostegno di Ciudadanos e della sinistra.

I liberali però potrebbero unirsi al PP e a Vox per dare vita a un clamoroso governo di centrodestra: i popolari hanno già lanciato dei segnali a riguardo, ma il partito di destra non ha ancora sciolto le sue riserve.

Nato nel dicembre 2013 proprio da una costola del Partito Popolare, Vox per la prima volta ha portato un partito di estrema destra a eleggere dei propri rappresentati in un Parlamento in Spagna. Anche se può contare su quattro sindaci in piccole località, finora a tutte le elezioni non era mai andato oltre l’1%.

Il suo leader è il basco Santiago Abascal, un sociologo che dopo essere nato politicamente nel PP è stato eletto presidente di Vox nel settembre 2014. Alle ultime elezioni politiche del 2016 il partito ha ottenuto però lo 0,20%.

Contro l’aborto, le alte tasse e a favore del rimpatrio degli immigrati irregolari, Vox viene etichettato come un partito populista di destra che, prendendo l’11% in Andalusia, ha ottenuto un risultato che è andato oltre ogni aspettativa.

Rischio elezioni anticipate

Dopo il ribaltone dello scorso giugno, con il primo ministro Pedro Sanchez andato al governo sostenuto da PSOE e Podemos più dei partiti regionali, anche la Spagna è alle prese con la definizione della legge di Bilancio.

Definita da molti “rivoluzionaria” e marcatamente di sinistra, la manovra adesso sta però riscontrando non poche difficoltà a trovare i numeri in Parlamento per essere approvata.

In questa situazione di grande incertezza, si inserisce adesso l’esito del voto in Andalusia dove i socialisti rischiano di non riuscire a formare una maggioranza. Il governo Sanchez adesso è quindi più che mai in bilico.

Il Partito Popolare ha subito chiesto delle elezioni politiche anticipate, sarebbero le terze negli ultimi cinque anni, che magari potrebbero essere accorpate alle elezioni europee che si svolgeranno a fine maggio.

Considerando anche la questione della Catalogna, lo scenario politico in Spagna appare sempre più complesso: la flebile maggioranza che sostiene il governo Sanchez potrebbe non durare a lungo, con il paese che sembrerebbe destinato a tornare a breve alle urne con il centrodestra a vestire i panni del grande favorito.

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