Gli investitori sono sempre più attenti al tema della sostenibilità alimentare. Facciamo luce su un titolo del settore quotato a Wall Street e apprezzato anche da Di Caprio e Bill Gates per il suo modello di business e per il suo prodotto di punta: Beyond Meat
Agli investitori sta sempre più a cuore il tema della sostenibilità alimentare così come quella ambientale.
A Wall Street poco più di un mese fa si è quotata un’interessante società che offre un modello di business tanto innovativo quanto sostenibile: Beyond Meat. Ne abbiamo parlato con Luca Discacciati, trader a analista finanziario di Investire.biz.
L’hamburger vegetale: un business che fa gola anche a Di Caprio e Bill Gates
Beyond Meat è un’azienda statunitense nata nel 2009 con sede a Los Angeles. Il prodotto di punta è un hamburger 100% vegetale. I fondatori pensano che il consumatore mangi carne per via del sapore, nonostante consumare carne non sia salutare, come emerso nel paper «Q&A on the carcinogenicity of the consumption of red meat and processed meat» del World Health Organization dell’ottobre 2015.
«Lo scopo sociale dell’azienda è quello di produrre prodotti 100% vegetali che abbiano però lo stesso sapore della carne. Il prodotto di punta della società è Beyond burger che sostanzialmente è un hamburger fatto interamente di vegetali. Le proteine che si trovano in questo hamburger sono derivanti dal pisello. Ci sono anche altri prodotti secondari come salsicce e wurstel, ma non ancora disponibili in Europa», spiega Discacciati.
Beyond Meat, grafico lineare dal 1° maggio 2019. Fonte: Bloomberg
La società si è quotata in Borsa il 1° maggio 2019 e ha avuto subito un grande successo nell’ambiente salutista e in particolare delle persone vegane, poiché è stata una delle prime aziende dove personaggi molto famosi come Bill Gates e Leonardo Di Caprio hanno investito.
Dal prezzo di quotazione pari a 25 dollari, le azioni in poco più di un mese hanno segnato una performance del 310,40% ai prezzi attuali (102,60 dollari), che arriva al 334,68% se si conta il top registrato il 3 giugno scorso a 108,67 dollari.
«È stato subito un boom c’è stato subito tanto interesse proprio per questo motivo, è stata la prima volta che un prodotto vegano è stato supportato da personaggi così famosi. Questo secondo me è molto importante. Parte del successo arriva dalla visibilità mediatica», continua Discacciati.
Beyond Burger: la fase di «startup» è ormai completata
L’azienda ha più che triplicato il suo fatturato dal 2017 al 2018. Oggi sono attesi a chiusura di mercati i risultati del primo trimestre 2019. Sarà molto interessante vedere come sono andati, l’azienda è ancora in perdita però questa è sempre rimasta uguale nel triennio 2016-2018, nonostante il fatturato sia più che triplicato.
«Questo significa che i grossi costi che ha sostenuto quest’azienda durante la fase iniziale che è stata per lo più focalizzata sulla ricerca e lo sviluppo, quindi molto costosa», commenta Discacciati.
«Guardando i bilanci sembra che il grosso sia stato fatto e che l’azienda possa quindi iniziare a monetizzare. Da poche settimane i prodotti della società sono arrivati pure in Europa e in Italia per il momento solo nei ristoranti», spiega l’esperto.
Modello di business ricorda Coca-Cola
Discacciati fa una similitudine importante: «Il tipo di marketing che stanno facendo e la strategia aziendale assomiglia davvero tanto a quello di Coca-Cola. Sostanzialmente la società non punta solamente a vendere un prodotto, magari sotto forma di altri nomi, ma firma proprio degli accordi con i distributori affinché il nome sia sempre visibile. Questa scelta a mio avviso è molto intelligente dal punto vista del marketing perché in questo momento iniziale i consumatori, anche per via della notorietà dovuta al merito degli ’influencer’ come Bill Gates e Di Caprio, vuole il Beyond Burger, non vuole l’hamburger vegano, vuole quello perché sa di carne e perché l’ha visto sui media».
Solamente nel 2018 l’azienda è stata citata su vari mezzi di comunicazione quasi 10 miliardi di volte, il tutto senza che la società abbia mai speso un solo dollaro in pubblicità. Questo è successo perché è un prodotto estremamente innovativo: è il primo prodotto al mondo di questo tipo, 100% vegetale.
«Per il momento la società ha un forte vantaggio rispetto i competitor, proprio per il prodotto che offre. L’azienda ha sfruttato l’onda silenziosa della sostenibilità e del veganismo nel mondo. A mio avviso Beyond Meat ha un enorme potenziale di crescita, se oggi vale circa 5 miliardi di dollari potrebbe anche arrivare a valerne 50 o 100», ha concluso Discacciati.
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