“Il portafoglio della Berkshire Hathaway poteva essere adatto a mio nonno, non ad un investitore evoluto del giorno d’oggi: soda, iPhone e conti correnti non interessano più a nessuno”
Alla veneranda età di 88 anni Warren Buffett, l’investitore più popolare del 21esimo secolo, farebbe bene a tirare i remi in barca ed andare in pensione.
L’accusa shock è stata mossa da un suo collega meno longevo, il consulente californiano Ross Gerber che con la sua Gerber Kawasaki Wealth and Investment Management muove qualcosa come 700 milioni di dollari di masse.
Il gestore dissidente ha affidato ad una nota rivista statunitense la sua accusa nei confronti dell’Oracolo di Omaha, andando dritto al cuore della questione: «Il portafoglio gestito da Buffett con la sua Berkshire Hathaway poteva essere adatto a mio nonno, non ad un investitore evoluto del giorno di oggi».
L’accusa: «Buffett sottoperforma da dieci anni»
Secondo Gerber gli investimenti di Warren Buffett sono perdenti da almeno una decade. L’advisor punta il dito contro la Berkshire Hathaway dell’Oracolo di Omaha: «il portafoglio di Buffett è dominato da utilities, società della difesa e conglomerati. Sebbene fossero tutte blue chips, oggi con l’inizio dell’era digitale ognuna di queste società sta iniziando chiaramente a perdere rilevanza».
«La verità – chiosa il gestore – è che il tempo non risparmia nessuno, nemmeno leggende viventi come Warren Buffett».
L’analisi del portafoglio Berkshire Hathaway di Buffett
Analizziamo il portafoglio investimenti della Berkshire Hathaway di Buffett. Al suo interno ci sono tante società value (orientate al valore) di grandi dimensioni e leader dei loro mercati di riferimento: Kraft Heinz, le grandi banche come Bank of America, Goldman Sachs e Wells Fargo, altre società di cibo e bevande (Coca Cola, Restaurant Brands International e Mondelez), le compagnie aeree United, American Airlines e Delta e il colosso tecnologico Apple.
«Il portafoglio di Buffett è investito su titoli su cui avrei voluto investire 20 anni fa», spiega il gestore, aggiungendo che oggi gli investitori hanno bisogno d’altro:
I consumatori più giovani, ad esempio, vogliono opzioni alimentari fresche e salutari, non maccheroni in scatola e snack lavorati. Avendo raggiunto la maggiore età durante la crisi finanziaria, sono anche più inclini a vedere negativamente le grandi banche al dettaglio e sono molto più inclini a utilizzare piattaforme online come So-Fi e Ally rispetto alle generazioni precedenti. Nel frattempo, l’industria aerea è sull’orlo di un tilt, grazie all’aumento della concorrenza, alla diminuzione dei profitti e ai prezzi volatili del petrolio.
Alle obiezioni di chi ricorda che Buffett ha investito recentemente su aziende più innovative come Amazon, Verisign e Red Hat, Gerber risponde: «Il 65% degli investimenti di Warren Buffett riguarda aziende come Bank of America, Coca Cola, Wells Fargo, American Express e Apple. Tutte queste società offrono prodotti che i consumatori sembrano desiderare sempre meno col passare del tempo (iPhone, soda e conti correnti)», punge il gestore.
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