WeWork: perché il CEO si è dimesso?

Perché il CEO di WeWork si è dimesso? Una domanda, questa, circolata nelle ultime concitate ore durante le quali il fondatore dell’azienda ha confermato la sua volontà di lasciare.

Molto probabilmente Adam Neumann continuerà a svolgere il ruolo presidente non esecutivo del consiglio di amministrazione, ma cederà ad altri la carica di amministratore delegato e il suo peso sarà notevolmente ridimensionato.

Con le dimissioni del CEO l’IPO di WeWork - un processo più volte rimandato - potrebbe subire un nuovo rallentamento, ma andiamo per ordine.

WeWork: perché il CEO si è dimesso

Negli ultimi mesi l’IPO di WeWork ha catturato l’attenzione dell’intero mercato: alla crescita esponenziale della società si sono accompagnate infatti ingenti perdite che hanno fatto storcere il naso ai più scettici e hanno portato talvolta a definire “controverso” il citato progetto di quotazione.

I crescenti dubbi del mercato hanno purtroppo limato la valutazione dell’azienda che è stata costretta a rimandare la tanto attesa IPO. D’altronde, il crollo da 47 miliardi a circa 15 miliardi non è passato inosservato.

Il CEO di WeWork è stato dunque accusato di aver causato il fallimento della quotazione, di aver permesso la nascita di evidenti conflitti di interesse di aver gestito in maniera non efficiente la società. Le tensioni sono state tali da coinvolgere anche il socio SoftBank oltre che gli investitori, i quali hanno iniziato a fare grandi passi indietro.

“Sebbene il business non sia mai stato così forte, nelle ultime settimane l’attenzione diretta verso di me è diventata una distrazione significativa.”

Da qui la scelta di rassegnare le dimissioni.

Il CEO verrà per il momento sostituito da due co-amministratori appena nominati, Sebastian Gunningham e Artie Minson, che lasceranno poi spazio ad un nuovo successore permanente.

Ora la palla passerà nuovamente nelle mani della società che dovrà esaminare e valutare la “tempistica ottimale” per l’IPO prevista per questa settimana e poi sfumata. Le dimissioni del CEO di WeWork rallenteranno o velocizzeranno il progetto?