Wellness Economy: quanto vale il settore benessere in Italia e nel mondo

Giulia Nevi

05/06/2019

Il settore del wellness si conferma in forte crescita nel mondo e in Italia. Approfondiamo alcuni dati e le tendenze future dell’economia legata al benessere.

Wellness Economy: quanto vale il settore benessere in Italia e nel mondo

Anche per il 2019 il mercato del wellness si prospetta in forte crescita.

La Wellness Economy è uno tra i mercati più trainanti lo sviluppo mondiale, grazie a un tasso di crescita, stabile dal 2015, del 6,4% - poco meno del doppio di quello dell’economica mondiale, al 3,6%. Nel solo 2017 il settore benessere ha fatturato 4,2 trilioni di dollari (3,6 trilioni di euro) secondo quanto riportato dal Global Wellness Institute.

Il mercato è articolato al suo interno in diverse aree: il comparto più forte, e che fattura di più, rimane quello legato al personal care, alla beauty care e all’anti-aging, che muove da solo ben 3,224 miliardi di dollari, seguito dall’area dell’alimentazione healthy e alla perdita di peso che fattura 702 miliardi di dollari e dal turismo del benessere che, se unito al turismo delle SPA e dei servizi termali, supera anche il secondo comparto arrivando a quasi 750 miliardi di dollari.

Di benessere si parla sempre di più: benessere come stile di vita, benessere in azienda e nel turismo e si sta diffondendo anche il concetto di wellness nel settore del Real Estate, ovvero nella costruzione di distretti urbanistici, immobili ad uso commerciale, istituzionale, residenziale ed ad uso privato con uso di materiali secondo specifici criteri e valori di benessere. Tale comparto fattura da solo 134 miliardi.

Il settore wellness in Europa

L’Europa è l’area territoriale dove l’attenzione per il wellness in tutte le sue sfaccettature è più attiva.
Le attività fitness sono molto più diffuse che negli altri Paesi del mondo, muovendo ben 26,3 miliardi di euro. Gli USA distano solo di poco, con 23 miliardi spesi per attività sportive - gli americani spendono di più per i macchinari e gli altri strumenti legati al wellness.

Il settore del turismo, dove il comparto benessere pesa per il 17%, colloca l’Europa come la meta numero uno per viaggi wellness: 292 milioni di dollari spesi nel solo 2017 crescendo di 40 miliardi rispetto al 2015, con l’Italia che ricopre un ruolo strategico. Seconda meta ambita per i viaggi benessere è quella dell’area dell’Asia-Pacifico: il fascino dello yoga, della meditazione, del tai-chi, dei massaggi e della medicina olistica sono i relativi punti di forza.

Gli europei sono secondi dopo gli USA nel comparto del wellness aziendale, attestandosi su una spesa di 17 miliardi.
Molto meno diffuso il Wellness Real Estate, dove l’Europa è terza superata dagli USA e dall’Asia-Pacifico, sebbene il settore stia crescendo del 4,2% all’anno.
L’economia dello star bene è un mercato importante in Europa anche per impieghi, con quasi 7 milioni di addetti.

Il settore wellness in Italia

Sebbene ancora molto pigri e dalla vita sedentaria, gli italiani sono molto interessati al settore wellness, in particolare alla tematica dello star bene.
Unendo al settore anche i dati legati al campo della cosmesi e della bellezza, che contano da soli un giro d’affari di 11 miliardi, si capisce perché questo settore è rilevante anche nel nostro Paese.

La wellness economy vede l’Italia posizionata in quasi in tutte le macro aree (wellness puro, Turismo, Corporate) sempre nella top ten dei Paesi, con l’eccezione del Real Estate.

Per quanto riguarda il Corporate Wellness siamo settimi in classifica, con 1,4 miliardi di euro investiti in tali iniziative. Molto ancora si può fare, anche per quanto riguarda i connessi vantaggi in termini di produttività oramai avvalorati anche da diversi studi. Ci consola, però, che ciò riguarda un po’ tutta l’intera macro area.

Nel campo del Real Estate l’Italia è al sedicesimo posto per iniziative in tal senso, con 1 miliardo di euro di fatturato - il margine di miglioramento è ancora molto alto.

Diverso il discorso per l’area del turismo.Se l’Europa è prima, l’Italia, con i meravigliosi luoghi, le risorse, le persone e le tradizioni che possiede, ha il potenziale per sfruttare tale posizione per collocarsi al primo posto.
Il fatturato totale del turismo wellness oggi a muove ben 13 miliardi, cresciuto di due miliardi dal 2015. Se andiamo a guardare nello specifico siamo quinti nel mercato termale superati da Cina, Giappone, Germania e Russia e sesti in quello delle SPA, in crescita addirittura del 32% rispetto al 2015.

Il settore del wellness per l’Italia è strategico anche per ciò che attiene l’occupazione.
Nel campo del Turismo, che da solo potrebbe contribuire a risollevare le sorti dell’Italia, sono impiegate 233 mila persone con in crescita anche le strutture: dalle 3000 SPA che si contavano sul territorio nel 2015 siamo a 4000 nel 2017. Mentre nell’area in generale si contano, secondo le stime della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del registro imprese al 2018, 2017 e 2015, ben 80 mila imprese attive nel comparto.

La Wellness Economy per l’Italia è rilevantissima non solo per la forte crescita che la caratterizza, ma anche perché gran parte delle imprese attive e delle forze occupate sono composte da fasce di popolazione generalmente più deboli, ovvero giovani e donne. Quasi due imprese su tre sono femminili e una su sei è in mano a giovani.
Molto si può fare e sfruttare, in particolare di fronte ad una domanda interna ed esterna che si fa sempre più variegata e sofisticata e alla elevata attenzione alla formazione che l’Italia è in grado di offrire.

Previsioni in crescita per la Wellness Economy

Secondo il Global Wellness Institute (GWI), il tasso medio di crescita per il periodo 2017-2022 si stima rimanga basato sul 6,5%. Secondo Ophelia Younger, ricercatrice del GWI, i settori trainanti e con più investimenti saranno quelli del Turismo, del Real Estate e del Corporate. Questi settori si contageranno tra loro con altri settori come quello della ristorazione - si pensi ai menù healthy e ai super food - o a quello del settore alberghiero: catene di palestre internazionali sono ad oggi intente a comprare hotel da rendere più fitness, o il contrario, nei casi in cui grandi catene di hotel stanno acquisendo palestre, o ancora navi da crociera con inclusi servizi anti-aging (botox, filler, trattamenti estetici).
Oltre ai sistemi per il monitoraggio della salute e dell’allenamento molto si sta sperimentando anche nel settore dei tessuti e dei materiali.

Per ciò che attiene il settore in generale, il wellness diventerà una filosofia più ampia coinvolgendo le conoscenze olistiche e asiatiche e legandosi al benessere delle altre persone, delle comunità e dell’ambiente.
Quello che invece rimane il più grande problema del settore, nonostante la crescita, è l’essere caratterizzato da forti e grandi disuguaglianze nell’accesso e nella sostenibilità.

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