WhatsApp: rapine con la scusa delle mascherine, bufala o verità?

Matteo Novelli

03/04/2020

Stanno girando delle persone armate nei condomini che con la scusa delle mascherine si introducono in casa per delle rapine, nuova catena su WhatsApp. Ma è una bufala o verità? Facciamo chiarezza.

WhatsApp: rapine con la scusa delle mascherine, bufala o verità?

Nuovo messaggio virale su WhatsApp: “Stanno girando due persone che con la scusa di dover consegnare delle mascherine donate dal comune si introducono in casa. Sono armati nn aprite e avvertite anche i vostri genitori”. Ma è una bufala o c’è un fondo di verità? Facciamo chiarezza.

L’emergenza coronavirus ha fatto profilare le fake news a tema attraverso la popolare chat di messaggistica istantanea: le rapine nei condomini, con la scusa delle mascherine, sono l’ennesima bufala che si basa però su alcuni avvenimenti reali.

È proprio questa ambivalenza a rendere incredibilmente virali queste false notizie, attirando gli utenti verso la condivisione a catena di S.Antonio sulle principali chat e social network. Spesso questo tipo di bufale si basano infatti, in parte, su fatti realmente accaduti che vengono poi distorti e plasmati per far breccia tra gli utenti.

Girano persone armate nei condomini con la scusa delle mascherine: la bufala di WhatsApp

Gli episodi di sciacallaggio e l’aumento della microcriminalità sono, purtroppo, delle realtà che spesso si verificano in situazioni di emergenza. La consegna delle mascherine in alcuni dei comuni italiani avviene però tramite cassetta postale e non attraverso il porta a porta, una prassi voluta proprio per arginare il rischio contagio tramite contatto diretto.

Girano diverse versioni dello stesso messaggio: in una si allega la foto di due criminali, che è in realtà attribuile a una rapida avvenuta in Germania diverse settimane fa (e che nulla ha a che vedere con il coronavirus).

L’altra versione famosa in queste ore è quella che lega un video di un arresto e di una rapina avvenuta a Ostia, Roma, ai danni di una persona anziana: la notizia, in questo caso, è vera ma non è legata al meccanismo truffa degli operatori addetti alla consegna di mascherine. La vittima è stata infatti seguita a casa dai malviventi e successivamente legata, ma l’intervento dei vicini ha fatto sì che i rapinatori venissero colti in flagrante e in seguito arrestato.

WhatsApp: la bufala dei controlli porta a porta degli affitti in nero

Altra bufala di grandissimo successo in queste ore su WhatsApp riguarda dei presunti controlli da parte della Guardia di Finanza per i condomini, alla ricerca dei reali residenti negli appartamenti e di eventuali affittuari in nero.

I controlli prevederebbero l’allontanamento per i non residenti. Ovviamente anche in questo caso si tratta di una notizia falsa e verificate.

In questo caso vince l’informazione corretta: verificate sempre il corretto fondamento delle notizie che leggete, o che vi arrivano via WhatsApp. Se constate una bufala, provvedete a segnalarla e diffondete la smentita anche tra i vostri contatti: l’effetto catena può essere utilizzato anche ai danni di chi, per qualche oscura ragione, diffonde questo tipo di bufale che hanno come effetto controproducente il solo alimentare la paura.

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