Zona arancione e rossa: perché potrebbero essere diverse dallo scorso anno

E. C.

25/09/2021

Zona arancione e zona rossa sembrano un’ipotesi remota grazie al green pass, ma anche qualora tornassero, potrebbero essere molto diverse dallo scorso anno.

Zona arancione e rossa: perché potrebbero essere diverse dallo scorso anno

Il Governo stringe sempre di più sulla campagna vaccinale in corso. Con la manovra per rendere obbligatorio il green pass a tutti i lavoratori, i numeri e i dati delle adesioni per il vaccino stanno aumentando con rapidità e questo dovrebbe scongiurare un ritorno generalizzato dell’italia in zona arancione o peggio, in zona rossa.

E in effetti, l’ipotesi di una zona arancione o zona rossa sembra essere molto remota; ma anche qualora mai si ripresentasse, potrebbe essere diversa da quanto abbiamo vissuto durante lo scorso anno. Infatti, lo scopo del green pass - come Draghi ha spesso ricordato nelle dichiarazioni pubbliche - è proprio quello di tenere aperto il più possibile e anche in arancione, non andando a inficiare così la ripresa economica italiana.

Perché cambierebbero zona arancione e zona rossa col green pass

Con l’obbligo di green pass per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato, se una Regione dovesse tornare in zona arancione o in zona rossa, gli esercizi commerciali potrebbero comunque rimanere aperti senza incorrere in alcun tipo di chiusure e mantenendo soprattutto una clientela col green pass.

Il green pass, infatti, si è posto fin da subito come un’alternativa alle chiusure, ideata proprio per evitare altri rallentamenti all’economia italiana che giusto ora sta iniziando a riprendersi. Il Governo si è più volte riferito al green pass come lo strumento per restare aperti.

Anche la possibilità di un qualche tipo di nuovo lockdown per l’autunno o l’inverno, col sistema del green pass obbligatorio sembra essere scongiurata e lo stesso vale per la chiusura delle attività. In effetti, la posizione del Governo è che non ci si possa permettere una nuova chiusura e proprio per questo motivo si spinge sulla campagna vaccinale.

Ristoranti e spostamenti in zona arancione col green pass

I ristoranti non chiuderebbero in arancione. Per le consumazioni al tavolo, al chiuso potrebbero accedere solo coloro che sono in possesso di green pass, con un limite massimo di quattro persone non conviventi al tavolo. Coloro che non possiedono il green pass non potrebbero comunque consumare al chiuso in zona arancione, mentre l’asporto sarebbe sempre consentito.

Non cambia molto da quanto già avviene, mentre rispetto allo scorso anno ci sarebbero diverse novità in caso di zona arancione. Anche per quanto riguarda gli spostamenti, il green pass si collocherebbe come strumento di salvaguardia della libertà individuale, dato il fatto che potrebbe consentire anche di viaggiare tra comuni diversi o verso una Regione con stesso colore a tutti quelli che lo possiedono.

Solo chi non possiede il green pass risentirebbe del cambio di colore. Infatti, chi non possiede la certificazione verde per il Covid-19, in caso di zona arancione, potrebbe uscire dal comune di residenza solo per motivi di salute, necessità o lavoro da certificare con l’autocertificazione che si utilizzava lo scorso anno.

Davvero non c’è il rischio di tornare in zona arancione per ora?

L’ipotesi di un ritorno generalizzato dell’Italia in arancione sembra essere abbastanza remota. L’accelerazione sulla campagna vaccinale servirebbe proprio a scongiurarne ogni possibilità anche con un virus che di solito in inverno torna a dare il meglio di sé.

Molto dipende dall’andamento della curva epidemiologica e quello della campagna vaccinale contro il Covid-19 nei prossimi giorni; ma se già ora il green pass obbligatorio per i lavoratori sembra stia dando i suoi risultati, ad ottobre le adesioni al vaccino potrebbero essere ancora di più e l’ipotesi di zona arancione o rossa generalizzata in tutta l’Italia potrebbe diventare ancora più remota.

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