Dal prossimo lunedì potrebbero essere 3 le regioni in zona gialla a causa dell’aumento dei ricoveri. I dati Agenas in attesa del bollettino ISS di venerdì, decisivo per il cambio colore.
Zona gialla sempre più vicina per altre due regioni italiane, che da lunedì 13 settembre potrebbero abbandonare la fascia bianca e unirsi alla Sicilia. Se il tasso di ricoveri di pazienti Covid nei reparti ordinari e in terapia intensiva supereranno la soglia del 15% e 10% rispettivamente, allora dalla prossima settimana scatteranno maggiori restrizioni.
I dati del monitoraggio Agenas pubblicati oggi ci offrono una panoramica della situazione negli ospedali nelle singole regioni. Quello che emerge è una crescita generale della percentuale di casi Covid nei reparti ospedalieri in area medica rispetto al totale di posti disponibili. Possiamo anche vedere quali sono le regioni che più rischiano di diventare gialle nelle prossime settimane, Per il verdetto dobbiamo aspettare il consueto bollettino Iss di venerdì, sulla base del quale il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza con i nuovi colori. Ecco i dati e cosa aspettarci.
Quali regioni a rischio zona gialla da lunedì 13 settembre
Sardegna e Calabria: queste le due regioni attualmente più attenzionate che rischiano di diventare gialle prima delle altre. Preoccupano i dati sull’occupazione dei posti letto per Covid nei reparti ordinari e nelle rianimazioni. In Sardegna si è raggiunta la soglia del 15% nei reparti di area medica e, con il 14% di posti occupati in terapia intensiva si è superato il limite del 10% perché scatti la zona gialla). La Calabria il tasso è del 19% e 8% rispettivamente.
I dati delle regioni su ricoveri e terapie intensive
Intanto altre regioni registrano un aumento del tasso di occupazione delle terapie intensive. Cresce il rischio nella Provincia Autonoma di Bolzano (7%), in Puglia e in Veneto (5%), ma come possiamo vedere i dati restano sotto la soglia fissata per il passaggio di fascia. In Basilicata e in Friuli Venezia Giulia cresce la percentuale di casi Covid nei reparti ordinari, arrivando rispettivamente al 13% e al 9%.
Sotto le soglie di allerta i valori di occupazione in terapia intensiva e reparti ordinari quasi ovunque. Tra tutte, zona bianca non a rischio per Campania (5% e 9%), Lazio (entrambi al 7%) e Lombardia (4% e 6%).
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