Con l’aumentare dei casi le Regioni aggiungono nuovi posti letto in area medica per evitare la zona gialla. Ecco dove.
Nuovi posti letto per evitare la zona gialla. È questa la strategia adoperata da alcune Regioni per evitare ulteriori restrizioni anti-Covid.
Di fronte alla risalita dei contagi e l’arrivo della variante Omicron in Italia, molte Regioni hanno cominciato ad aggiungere nuovi posti letto in area medica, evitando così il passaggio alla zona gialla e di dire addio definitivamente alla zona bianca per le feste natalizie.
Zona gialla: le Regioni che hanno aumentato i posti letto in area medica
Aumentano i posti letto negli ospedali italiani, stando ai dati del 10 dicembre 2021 sono ben 60.224 i posti totali che si trovano nei reparti ordinari, circa 4.500 posti in più rispetto al 10 agosto (55.719.), quando i contagi erano sotto controllo e la campagna vaccinale avanzava velocemente.
Le due Regioni che più di tutte hanno lavorato per aumentare i posti, evitando la zona gialla, sono l’Emilia Romagna e la Lombardia. Colpiscono in particolar modo 2.400 posti in più nell’Emilia, e gli oltre 1.500 in più in Lombardia. Al 10 dicembre l’Emilia ha infatti aggiunto 662 nuovi posti letto, dopo averne resi disponibili altri 416 il 2 dicembre, mentre la Lombardia il 6 dicembre, il giorno dell’entrata in vigore del green pass rafforzato, ha aumentato i posti letto di ben 1.257 unità.
Ma Emilia Romagna e Lombardia non sono le sole, anche altre Regioni hanno adottato la stessa strategia per mettersi al riparo dalla zona gialla. Rispetto a quattro mesi prima, sono aumentati i posti letto in area non critica in Sicilia, con 412 nuovi posti, in Calabria con 201 posti in più, e nella provincia autonoma di Bolzano, che ha aumentato i posti letto di 109 unità.
Zona gialla: perché le Regioni aumentano i posti letto?
La decisione di aumentare i posti letto fa sì che le Regioni possano evitare di passare in zona gialla, almeno per adesso. Con l’aumento dei casi, e quindi dei ricoveri, aggiungendo nuove unità in area medica si può evitare di superare uno dei parametri necessari affinché le Regioni si tingano di giallo,
Una Regione passa alla zona gialla solo se si verificano questi tre elementi in contemporanea:
- incidenza settimanale pari o superiore a 50 casi su 100mila abitanti;
- tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva superiore al 10%;
- tasso di occupazione dei posti letto in area medica superiore al 15%.
È per tale motivo che in Italia da agosto si contano più di 4.500 nuovi posti letto. Ciò che è sicuro è che questa strategia funziona. La Lombardia, che ieri contava ben 1.124 ricoveri in area medica, senza l’aumento dei posti letto avrebbe già superato la soglia critica del 15%, avvicinandosi pericolosamente alla zona gialla.
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Zona gialla: i posti letto in terapia intensiva
È più modesta e contenuta la crescita dei posti letto in terapia intensiva. Infatti nello stesso arco di tempo i posti letto sono aumentati solo di 161 unità. Questo risultato è dovuto al decreto 105 del 23 luglio, il quale prevede che i posti letto in area intensiva possono essere aggiornati solo una volta al mese, a differenza di quanto avviene in area non critica, dove i posti possono essere aggiornati ogni giorno.
Inoltre il decreto stabilisce che in area critica i posti letto possono essere aggiornati solo se questi non vadano a incidere negativamente su quelli già esistenti, già destinati ad altre attività, come quelli per le operazioni, il day hospital, o per urgenze di vario tipo. I posti quindi non possono più essere sottratti agli altri reparti dell’ospedale.
Anche nell’aumento dei posti in terapia intensiva emerge tra tutti l’Emilia Romagna, che ha incrementato i suoi posti letto in terapia intensiva di ben 129 unità.
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