Adempimenti Iva, entrano in vigore le nuove regole europee ViDA

Nadia Pascale

1 Aprile 2025 - 11:31

Dettate le nuove regole europee per armonizzare il sistema Iva al fine di contrastare le frodi fiscali e semplificare gli adempimenti per le imprese. Il nuovo calendario.

Adempimenti Iva, entrano in vigore le nuove regole europee ViDA

Adempimenti Iva: importanti novità dall’Unione Europea già a partire dal 2025. Ecco le nuove regole ViDA.

L’11 marzo 2025 è stato adottato il pacchetto ViDA (VAT in the Digital Age) che rappresenta la più importante riforma del sistema Iva europeo degli ultimi decenni. Si tratta di un pacchetto base destinato a essere implementato fino al 2035.

Vediamo le principali novità introdotte e la regolamentazione del pacchetto ViDA.

Fonti normative del pacchetto ViDA per gli adempimenti Iva

La base normativa del pacchetto ViDA è composta da regolamenti e direttive. I principali sono:

  • Regolamento (UE) 2025/517che modifica il Regolamento 904 del 2010;
  • Regolamento (UE) 2025/518, che aggiorna il Regolamento 282/2011 relativo alle disposizioni di applicazione.

Gli obiettivi sono:

  • modernizzare gli obblighi dichiarativi Iva;
  • introdurre regole per il commercio elettronico;
  • contrastare le frodi fiscali.

La modernizzazione degli obblighi dichiarativi passa attraverso la fatturazione elettronica che in Italia è comunque già un sistema consolidato che coinvolge tutti i titolari di partita Iva, tranne le professioni sanitarie che sono esonerate, anzi hanno un vero e proprio divieto di utilizzo, ai fini della tutela della privacy.

Non solo, gli obiettivi sono:

  • armonizzare a livello europeo procedure di dichiarazione e pagamento dell’Iva;
  • ridurre gli oneri amministrativi per le imprese;
  • migliorare l’efficienza delle amministrazioni fiscali.

Le nuove regole per il commercio elettronico prevedono piattaforme e norme specifiche per il commercio online che d’altronde è sempre più diffuso.
Per il contrasto alle frodi si mira a potenziare a livello europeo la fatturazione elettronica in modo che tutte le transazioni siano controllare e arrivino al Fisco immediatamente. Previsto anche lo scambio automatico di informazioni tra autorità fiscali al fine di individuare e prevenire le frodi Iva.

Novità introdotte dal sistema ViDA di adempimenti Iva: fatturazione elettronica

Al fine di realizzare gli obiettivi previsti, dall’11 marzo 2025 a livello europeo vi sono nuovi obblighi per tutti a cui adeguarsi.

Il primo è l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria per le transazioni B2B transfrontaliere all’interno dell’UE.
Viene stabilito un sistema di comunicazione digitale in tempo reale basato sulle fatture elettroniche per le operazioni intracomunitarie. Il termine di emissione della fattura elettronica viene fissato in 10 giorni dal momento del verificarsi dell’operazione imponibile.

I tempi previsti sono diversificati in base alla tipologia di attività.

  • 1 gennaio 2026: Inizio della prima fase di fatturazione elettronica obbligatoria per le operazioni transfrontaliere B2B;
  • 1 luglio 2026: Estensione degli obblighi di fatturazione elettronica alle grandi imprese per tutte le operazioni;
  • 1 gennaio 2028: Obbligo di fatturazione elettronica esteso a tutte le imprese, incluse PMI;

Per le micro-imprese con fatturato annuo inferiore a 85.000 vi è una deroga all’applicabilità di tali norme fino al 2030.

Gli Stati Membri che già adottano sistemi di fatturazione elettronica (come Italia, Spagna e Francia) possono mantenere le proprie specifiche nazionali fino al 2027, ma devono garantire l’interoperabilità con il sistema europeo.
Per l’Italia non è una novità, ma a partire da aprile 2025 i Paesi Membri hanno la facoltà di introdurre la fatturazione elettronica interna senza previa autorizzazione dall’Unione Europea.

Adempimenti Iva: locazioni brevi e OSS

Dal 1° luglio 2028 le piattaforme digitali che si occupano di intermediazione nella locazione degli alloggi hanno la facoltà di riscuotere e versare l’Iva su questi servizi qualora i singoli fornitori non applichino l’imposta. Dal 1° gennaio 2030 tale facoltà diventa un obbligo.

Dal 1° luglio 2028 viene ampliato lo sportello Unico OSS One Stop Shop, lo stesso sarà applicato anche ai mercati energetici, si prevede un’unica registrazione delle varie operazioni anche se si interfacciano diverse realtà. Lo sportello unico semplifica gli obblighi in materia di IVA per le imprese che vendono beni e forniscono servizi a consumatori finali in tutta l’UE.
A partire dal 1° luglio 2028, diventerà obbligatoria l’applicazione del meccanismo dell’inversione contabile o Reverse Charge, nei casi in cui il cedente/prestatore non sia né stabilito, né identificato ai fini Iva nello Stato Membro in cui l’imposta è dovuta.

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