AGCOM: come funziona, le competenze, le decisioni

Niccolò Ellena

13/08/2022

Tutela del consumatore, vigilanza sulle frequenza, gestione delle infrastrutture di comunicazione, sono fra i compiti dell’Agenzia per le Garanzie nelle Comunicazioni

AGCOM: come funziona, le competenze, le decisioni

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, anche conosciuta come AGCOM è un organo semi-indipendente con sede a Napoli e Roma. Fondata nel 1997 dal primo Governo Prodi, il compito dell’Agenzia è quello di assicurare la concorrenza degli operatori sul mercato e di tutelare le libertà fondamentali dei cittadini nel settore delle telecomunicazioni, dell’editoria, dei mezzi di comunicazione di massa e delle poste grazie anche all’assistenza dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART).

AGCOM, da chi è composta

I principali componenti dell’Agenzia sono il presidente, che attualmente è Giacomo Lasorella, e quattro commissari. Il presidente viene eletto su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentito il Ministro dello sviluppo economico. Il mandato ha una durata di sette anni e non può essere rinnovato.

I quattro commissari sono invece eletti per metà dalla Camera dei Deputati e per metà dal Senato della Repubblica; anche loro, come il presidente, rimangono in carica per sette anni, senza la possibilità di ottenere un secondo mandato.

All’interno dell’Agenzia sono presenti degli organi per una migliore gestione e suddivisione del lavoro. Le due commissioni principali sono quella per le Infrastrutture e le reti, la Commissione per i servizi e i prodotti e il Consiglio.

Le competenze della Commissione per le infrastrutture e le reti

I compiti della Commissione sono molti e diversi fra loro: il primo è quello di tutelare le comunicazioni dal punto di vista della sicurezza; essa può infatti intervenire, ad esempio, per richiedere l’intervento del ministero competente, al fine di rimuovere le interferenze elettromagnetiche.

Definisce inoltre i criteri - che devono essere obiettivi e trasparenti - con riferimento alle tariffe massime, per l’interconnessione e per l’accesso alle infrastrutture di telecomunicazione.

La Commissione regola le relazioni tra i gestori e gli utilizzatori delle infrastrutture di telecomunicazioni e verifica che questi ultimi garantiscano i diritti di interconnessione e di accesso alle infrastrutture.

Al fine di evitare inoltre la proliferazione di impianti tecnici di trasmissione sul territorio promuove accordi tecnologici tra gli operatori del settore.

La Commissione ha il potere di svolgere il ruolo di arbitro, può infatti dirimere le controversie in tema di interconnessione e accesso alle infrastrutture di telecomunicazione.

Svolge inoltre un ruolo di promozione delle proprie attività, promuove infatti l’interconnessione dei sistemi nazionali di telecomunicazione con quelli di altri Paesi, al fine di renderla più efficiente.

Vigila infine sui tetti delle radiofrequenze compatibili con la salute umana e verifica che tali tetti, anche per effetto congiunto di più emissioni elettromagnetiche, non vengano superati.

Le competenze della Commissione per i servizi e i prodotti

Così come la Commissione per le Infrastrutture e le Reti, anche questa ha numerosi compiti. La sua principale preoccupazione è quella di monitorare la condotta degli enti di sua competenza.

Vigila, ad esempio, sulla conformità alla legge dei servizi e dei prodotti che sono forniti da ciascun operatore autorizzato, in base alla vigente normativa, promuovendo l’integrazione delle tecnologie e dell’offerta di servizi di telecomunicazioni; nonché sulle modalità di distribuzione dei servizi e dei prodotti, inclusa la pubblicità in qualunque forma diffusa, e può emanare regolamenti, rispettando le norme dell’Unione Europea, per la disciplina delle relazioni tra gestori di reti fisse e mobili e operatori che svolgono attività di rivendita di servizi di telecomunicazioni.

Agisce anche nell’ambito della pubblicità sotto qualsiasi forma, emana infatti i regolamenti delle disposizioni di legge e regola l’interazione tra il fornitore del prodotto o servizio o il gestore di rete e l’utente.

Verifica inoltre che il settore radiotelevisivo rispetti le norme in materia di tutela dei minori, tenendo conto dei codici di autoregolamentazione relativi al rapporto tra televisione e minori e degli indirizzi della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

Cura infine le rilevazioni degli indici di ascolto e di diffusione dei diversi mezzi di comunicazione.

Le competenze del Consiglio

Il Consiglio ha il compito di promuovere le attività dell’Agenzia, può fare proposte, elaborare piani ed emanare direttive.

Segnala al Governo, ad esempio, l’opportunità di interventi, in relazione alle innovazioni tecnologiche e all’evoluzione, sul piano nazionale ed internazionale, del settore delle comunicazioni. Garantisce inoltre l’applicazione delle norme legislative sull’accesso ai mezzi e alle infrastrutture di comunicazione, anche attraverso la predisposizione di specifici regolamenti.

Esprime entro trenta giorni dal ricevimento della relativa documentazione, parere obbligatorio sui provvedimenti, riguardanti operatori del settore delle comunicazioni, predisposti dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato in applicazione degli articoli 2, 3, 4 e 6 della legge 10 ottobre 1990, n. 287.

Ogni anno, entro il 30 giugno, presenta al Presidente del Consiglio dei Ministri per la trasmissione al Parlamento una relazione sull’attività svolta dall’Autorità e sui programmi di lavoro.

La relazione contiene, tra l’altro, dati e rendiconti relativi ai settori di competenza, in particolare per quanto attiene allo sviluppo tecnologico, alle risorse, ai redditi e ai capitali, alla diffusione potenziale ed effettiva, agli ascolti e alle letture rilevate, alla pluralità delle opinioni presenti nel sistema informativo, alle partecipazioni incrociate tra radio, televisione, stampa quotidiana, stampa periodica e altri mezzi di comunicazione a livello nazionale e comunitario.

Per quanto riguarda l’assegnazione delle frequenze, il Consiglio ha il potere di esprimersi sullo schema del piano nazionale di ripartizione delle frequenze e di elaborare i piani di assegnazione delle frequenze.

Garantisce l’applicazione delle disposizioni vigenti sulla pubblicità e sull’informazione politica nonché l’osservanza delle norme in materia di equità di trattamento e di parità di accesso nelle pubblicazioni e nella trasmissione di informazioni e di propaganda elettorale ed emana le norme di attuazione.

Favorisce infine l’integrazione delle tecnologie e dell’offerta di servizi di comunicazione.

Con il decreto “Salva Italia” il Consiglio ha ricevuto anche il compito di decidere in materia di conflitto di interessi, di diritti audiovisivi sportivi, di tutela del consumatore, di servizi postali.

Sebbene queste siano le componenti più importanti dell’Agenzia, essa si compone anche di un Comitato Etico, di alcuni nuclei speciali, di un Consiglio Nazionale degli Utenti e della Commissione di Garanzia e Controllo, che ha il compito di promuovere la correttezza della gestione amministrativa e contabile, l’imparzialità ed il buon andamento dell’azione amministrativa delle Direzioni, dei Servizi e degli Uffici dell’Autorità, nonché il corretto funzionamento dei controlli interni.

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