Quando un proprietario è obbligato a effettuare una variazione catastale con l’aggiornamento delle rendite? Vediamo tutti i casi e quanto costa la procedura.
Quando è necessario l’aggiornamento catastale o una variazione di catasto? Si parla di variazione catastale quando i dati catastali dell’immobile mutano o quando l’immobile cambia di categoria a seguito di lavori interni.
Iniziamo col il dire, in via generale, che la variazione catastale è obbligatoria quando si mettono in atto dei cambiamenti o delle ristrutturazioni che vanno a modificare la rendita catastale dell’immobile e che influiscono sul calcolo delle tasse da versare.
L’aggiornamento obbligatorio si ha quando per lavori interni si cambia l’assetto della casa: l’eliminando o aggiungendo un bagno, ad esempio, eliminando o aggiungendo altri vani.
La variazione catastale, però, non è necessaria solo quanto si ristruttura un immobile.
Aggiornamento catastale, quando è obbligatorio?
Erroneamente si può pensare che la variazione catastale sia obbligatoria solo nel momento che si eseguono interventi di ristrutturazione o miglioramento dell’immobile. Ci sono, però, anche altri casi che richiedono, obbligatoriamente, la variazione catastale e sono:
- quando è necessario ottenere la conformità catastale;
- in caso di frazionamenti di unità immobiliari;
- in caso di fusioni di unità immobiliari;
- quando c’è necessità di presentare una richiesta di cambio di destinazione d’uso dell’immobile;
- quando si ampliano i volumi dell’immobile;
- quando si creano nuove aree nell’immobile (soppalchi, verande, terrazzi praticabili, ecc…);
- quando si modificano i dati presenti in una visura catastale (come ad esempio il nome e cognome del proprietario dell’immobile);
- quando si aumentano o diminuiscono i vani presenti dell’immobile;
- quando una ristrutturazione varia il valore dell’immobile di almeno il 15%. Nello specifico in questa casistica rientrano tutte le ristrutturazioni eseguite con il Superbonus, visto che la realizzazione del cappotto termico o l’installazione di pannelli fotovoltaici contribuiscono all’aumento del valore dell’immobile.
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Variazione catastale, quando non è obbligatoria?
Non sempre la variazione catastale è obbligatoria. Non è necessario l’aggiornamento per i seguenti immobili:
- qualsiasi manufatto con superficie coperta che sia inferiore a 8 metri quadrati;
- serre per la coltivazione e la protezione delle piante;
- vasche per l’irrigazione dei terreni, l’accumulo o l’acquacoltura;
- manufatti privi di copertura isolati;
- fabbricati collabenti;
- fabbricato che sono ancora in costruzione o definizione;
- manufatti che non sono stabilmente fissati al suolo e privi di fondamenta;
- tettoie, pollai, casotti, porcili, pozzi e concimaie con volumetria inferiore a 150 metri cubi e con altezza inferiore a 1,8 metri.
La variazione catastale non è obbligatoria anche nel caso in cui siano stati effettuati lavori che non hanno comportato un cambiamento delle rendite catastali.
Variazione catastale: tempi di attesa e costi
La richiesta di aggiornamento catastale deve avvenire entro e non oltre i 30 giorni dal termine dei lavori. Per quel che riguarda la variazione, invece, ha tempi molto brevi e solitamente una volta che il tecnico ha concluso la procedura DOCFA, la nuova planimetria è resa disponibile in circa 7 giorni lavorativi.
Quando costa una variazione catastale? Il costo tecnico per la variazione è di 50 euro, ma bisogna considerare che è necessario mettere in conto anche il compenso del professionista che può variare da 150 a 250 euro.
Questi costi sono soltanto indicativi e possono variare in base al professionista che si sceglie. A questi importi vanno aggiunte eventuali sanzioni se la variazione catastale è presentata in ritardo. La sanzione può essere versata tramite ravvedimento operoso, ma va considerato che l’importo varia in base ai giorni di ritardo e nello specifico:
RITARDO NELLA PRESENTAZIONE | SANZIONE |
---|---|
fino a 90 giorni | 103,20 euro |
tra 90 e 12 mesi | 129 euro |
oltre 12 mesi | 147,43 euro |
oltre 24 mesi | 172 euro |
Aggiornamento catastale, che documenti servono e a chi si chiede
Per richiedere una variazione catastale è necessario essere in possesso di una visura catastale e una planimetria catastale. La visura catastale è un documento che riporta la descrizione completa e puntuale dell’immobile (indirizzo, particella, foglio, intestatari, rendita catastale, consistenza e destinazione d’uso).
La planimetria è il disegno tecnico di un immobile che è registrato al Catasto e consente di verificare la divisione interna dell’immobile, i confini e i dati metrici.
Come si richiede la variazione catastale? Se la modifica è semplice il proprietario dell’immobile può procedere anche in autonomia, nei casi di variazioni più importanti, invece, è sempre bene rivolgersi a un professionista, come un architetto o un geometra.
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