Tra realtà e fantasia, tra ipotesi e smentite: Alfa Romeo MiTo è uscita fuori produzione nel 2018, da allora c’è chi spera in un remake.
Alfa Romeo MiTo una compatta due porte che ha fatto breccia nel cuore degli italiani e che per logiche di mercato ma anche di vendite, è uscita fuori produzione nel 2018. Un modello tanto discusso quanto amato dal popolo degli alfisti, proposto con motorizzazioni benzina, diesel e GPL.
Alfa Romeo MiTo ha lasciato il segno, per tempo si è parlato di un suo possibile ritorno, soprattutto dopo la fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e PSA, la nascita del Gruppo Stellantis ha portato a pensare che la compatta torinese potesse nuovamente tornare sul mercato anche sfruttando le motorizzazioni della Peugeot 208 e della nuova Opel Corsa.
Le dichiarazioni di Jean Philippe Imparato, CEO Alfa Romeo, non lasciano alcun dubbio in merito alla futura commercializzazione di un’auto da segmento B, la futura gamma del marchio del Biscione accoglierà unicamente modelli d’interesse e sviluppo globale, dunque per la MiTo ci sarebbero poche speranze di un remake anche in ottica moderna.
Nonostante tutto, esattamente come accadeva con la Giulia e successivamente con la Tonale, quando si parla di Alfa Romeo, tanti i designer che si cimentano nella realizzazione di rendering e proposte che infiammano il cuore degli alfisti, anche di quelli più puri e fedeli alla tradizione.
Alfa Romeo MiTo: un futuro elettrico?
Tra i tanti render che sono stati pubblicati sul web in questi ultimi anni, diversi enfatizzano la possibile anima elettrica della MiTo, una possibile new entry che andrebbe a collocarsi nello stesso segmento occupato dalla Mini Cooper SE, tre porte elettrica da oltre 180 cavalli e con un’autonomia di oltre 200 km.
Qualche mese fa c’era anche chi ipotizzava che ad Arese si stesse lavorando su di un compatto SUV elettrico dalle sembianze e forme del tutto simili a quelle della Tonale, ma con dimensioni sensibilmente più ridotte, in questo caso la motorizzazione sarebbe presa in prestito dalla Peugeot e-208, ovvero l’unità elettrica da 136 cavalli che equipaggia anche la Opel Corsa-e.
Con una gamma che punta vistosamente verso l’alto, dove Giulia, Stelvio e Tonale sono decisamente fuori portata per i giovani, la commercializzazione di un modello d’accesso potrebbe sicuramente risollevare le sorti e le vendite di un marchio che sta trovando nuovamente la sua anima sportiva per intraprendere un nuovo percorso fatto di elettrificazione.
Alfa Romeo MiTo: il mito della Quadrifoglio Verde
Se pensiamo al passato del marchio del Biscione, dove i modelli più veloci e prestazionali erano identificati con sigle che immediatamente ricordavano una gloriosa storia fatta di competizioni e vittorie nel motorsport, pensare oggi che quel logo del «Quadrifoglio» posto sul passaruota potrebbe essere sostituito da un simbolo che evoca l’elettrico, porta a una profonda riflessione.
Il boxer, quei cilindri contrapposti, quel rumore di scarico, di aspirazione, stanno lasciando spazio al silenzio, alle «zero emissioni».
In questa ottica forse è giusto che il mito della Quadrifoglio appartenga al passato.
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