Alieno Unum: oltre 5.000 cavalli per la hypercar elettrica

Marco Lasala

01/08/2022

Una nuova hypercar sta per atterrare sul pianeta Terra: è l’Alieno Unum, una sportiva con motore totalmente elettrico da oltre 5.000 cavalli.

Alieno Unum: oltre 5.000 cavalli per la hypercar elettrica

Alien Unum è un’auto elettrica dalla potenza inaudita. Nasce in Bulgaria, per ora è ancora in fase di gestazione, ma promette di far passare notti insonni ai fortunati proprietari di tante supercar europee.

Rappresenta il secondo progetto realizzato dalla Alieno, sua nel 2015 la Arcanum, una coupé dalle linee e contenuti sostanzialmente molto vicini alla Unum.

Una hypercar che abbandona dunque i tradizionali motori endotermici, in favore di un’unità elettrica super potente.

Alieno Unum: motore, autonomia e batterie

Alieno Alieno Unum

Sarà disponibile in diverse configurazioni, a seconda della richiesta monterà batterie dalla capacità differente, con conseguente potenza che varierà a seconda dell’allestimento scelto.

La versione di punta ha una potenza che arriva fino a 5.221 cavalli, per una velocità massima di 584 km/h, a prescindere dalla cavalleria scelta, la coupé elettrica sarà sempre alimentata da accumulatori particolarmente capienti.

La prima configurazione è la SBP (acronimo di Street Battery Pack) da 180 kWh, il livello intermedio è la TBP (Track Battery Pack) da 120 kW, mentre quello più veloce ma anche capace di percorrere meno strada in termini di autonomia è la RBP (Race Battery Pack) da 60 kWh.

Tre configurazioni che si rivolgono a una tipologia di utenza e a un utilizzo differente, a prescindere dalla capacità della batteria, è possibile ricaricare la Unum fino a un massimo di 350 kW, in tal caso con la SBP, quella più “capiente” sarà possibile raggiungere la ricarica completa in 30 minuti, mentre con la RBP in venti minuti e in soli 10 minuti con la RBP.

Alieno Unum: hypercar elettrica stradale

Alieno Alieno Unum

Se a sconvolgere sono i suoi dati prestazioni, anche osservando la sua livrea futuristica è impossibile non restare impressionati dalla quantità di appendici alari e dall’aggressività di un corpo macchina che tutto sembra purché da auto elettrica.

Così anche esteticamente, sarà possibile scegliere due differenti configurazioni, quella “normale” denominata THF priva di aerodinamica attiva e di maxi alettoni, quella più estrema dedicata a un utilizzo in pista è la TRS (acronimo di The Race Successor).

Un progetto che per il momento è solo grafico, chissà se realmente un bolide simile vedrà mai la luce.

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