Questo business di Tesla potrebbe essere assai più promettente rispetto ad auto elettriche, robot o guida autonoma.
C’è un “nuovo” business di Tesla che appare di gran lunga più promettente rispetto ad auto elettriche e robot.
Il recente rally delle azioni della società di Elon Musk potrebbe non essere solo una questione di momentum.
L’ascesa ha avuto inizio subito dopo che Tesla ha rivelato di aver distribuito 9,4 gigawattora di prodotti per accumulo di energia nel secondo trimestre, più del doppio rispetto al trimestre precedente. Si tratta della stessa quantità di energia necessaria per alimentare 10.000 case negli Stati Uniti per un anno intero, un quantitativo a dir poco significativo, capace di influire sui ricavi e sui profitti della società.
L’attività di stoccaggio dell’energia di Tesla, gestita tramite Tesla Energy, va dai piccoli strumenti di accumulo di energia per la casa (le batterie Powerwall) fino ad arrivare a strutture di stoccaggio enormi (le Megapack) destinate ai servizi pubblici e ai comuni per immagazzinare grandi quantità di energia da distribuire nei momenti di picco di utilizzo.
Se una Powerwall in genere contiene circa 12,2 kilowattora di energia utilizzabile, sufficiente per alimentare una piccola casa per un giorno, una Megapack può contenere 3,9 megawattora di energia, sufficienti ad alimentare 3.600 case per un’ora.
Sebbene Tesla abbia registrato solo 1,6 miliardi di dollari di entrate dalla suo business energetico nel primo trimestre, la società ha raccolto un utile lordo di 403 milioni di dollari legato a questa attività, pari a un margine lordo del 24,6%.
Il settore energia di Tesla
Il business energetico di Tesla, secondo Morgan Stanley, raggiungerà i 100 gigawattora di distribuzione entro il 2028, tre anni prima delle previsioni. La domanda di energia sta aumentando a livello mondiale sulla scia delle sempre maggiori esigenze legate all’intelligenza artificiale generativa, e Tesla è ben posizionata per aumentare la sua quota di mercato.
La banca di investimento statunitense ha aumentato la valutazione della società Tesla Energy a $50 per azione, rispetto ai precedenti $36, portando il valore totale del settore energetico a $183 miliardi rispetto ai precedenti $131 miliardi.
Il settore energetico di Tesla ha un margine di profitto più elevato rispetto al business dell’energia solare o delle auto. È anche un’attività più concreta rispetto all’umanoide Optimus o al robotaxi.
Intanto, ancora Morgan Stanley ha rivisto al ribasso le prospettive per i veicoli elettrici a batteria e le relative vendite entro il 2030.
Il business automobilistico di Tesla, che rappresenta oggi la quota parte più rilevante dei ricavi e dei profitti dell’azienda, sta effettivamente pesando sul margine lordo complessivo di Tesla, nonostante i profitti in crescita e l’efficienza operativa delle sue batterie.
Ma con Tesla che ha raddoppiato la produzione di strumenti di immagazzinamento di energia nel secondo trimestre rispetto al primo trimestre, l’effetto del business energetico sui profitti dell’azienda potrebbe essere sostanziale – e Wall Street ha già iniziato a scontare, come spesso accade, il futuro.
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