Altro che pace in Ucraina, Trump prepara la guerra mondiale per le terre rare

Alessandro Cipolla

5 Febbraio 2025 - 08:42

Trump per continuare a sostenere l’Ucraina vuole mettere mano sui ricchi giacimenti di terre rare che si trovano però per il 70% in territorio controllato dai russi: sarà guerra mondiale?

Altro che pace in Ucraina, Trump prepara la guerra mondiale per le terre rare

Donald Trump durante la vittoriosa campagna elettorale delle presidenziali più volte ha accusato l’amministrazione Biden di voler trascinare gli Stati Uniti verso una guerra mondiale, assicurando al tempo stesso di poter portare Russia e Ucraina a siglare un accordo di pace in “pochi giorni”.

Una promessa che ha portato diversi pacifisti a essere contenti della vittoria di Trump, come se il tycoon avesse la bacchetta magica per porre fine a un conflitto che sta per tagliare il poco edificante traguardo dei tre anni.

Quella in Ucraina è una guerra per procura che da tempo è stata preparata dalla Nato, tanto che l’esercito di Kiev si è fatto trovare tutt’altro che impreparato di fronte all’invasione russa.

Angela Merkel - di certo non l’ultima arrivata - ha spiegato che gli accordi di Minsk del 2015 servirono solo a dare tempo all’Occidente di preparare gli ucraini, con questo dossier che difficilmente sarà passato inosservato a Donald Trump durante i quattro anni passati alla Casa Bianca dal 2016 al 2020.

In Ucraina in ballo non c’è solo il futuro di un popolo e di una nazione, ma anche degli enormi interessi geopolitici ed economici, con Trump che ha gettato la maschera nei giorni scorsi quando ha chiesto a Kiev le loro terre rare in cambio del sostegno.

Perché allora ci sarebbe il rischio adesso di una guerra mondiale? Il motivo è presto detto: Trump vuole le terre rare ucraine, ma queste si trovano per la maggior parte nel territorio occupato dai russi o lungo la linea del fronte.

Una guerra mondiale per le terre rare?

Da quasi tre anni viviamo sull’orlo di una guerra mondiale potenzialmente anche nucleare, con il conflitto in Ucraina che potrebbe allargarsi da un momento all’altro.

Un timore questo più volte sbandierato da Donald Trump in campagna elettorale, ma questo fantomatico piano di pace da tempo pronto al momento ancora non si è visto.

In compenso il presidente americano ha spiegato che “stiamo cercando di raggiungere un accordo in base al quale garantiranno ciò che stiamo dando loro con le loro terre rare e altre risorse”.

L’Ucraina - da tempo in difficoltà sul campo di battaglia - sarebbe disposta a garantire alle aziende americane la gestione delle proprie risorse pur di non dover alzare bandiera bianca, ma al momento Zelensky non avrebbe molto da offrire.

I 15 trilioni di dollari di terre rare presenti in Ucraina infatti sono sotto il controllo per il 70% della Russia, con il Donbass che senza dubbio è la regione ucraina più ricca dal punto di vista minerario.

Se il grande obiettivo di Trump è quello di appropriarsi delle fondamentali terre rare ucraine, per farlo dovrà scatenare una guerra mondiale visto che solo con l’intervento occidentale Kiev può riprendersi il Donbass.

Più che uomo della pace, viste le minacce fatte a mezzo mondo i prossimi quattro anni targati Trump rischiano di essere assai turbolenti.

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