La quotata è in evidenza a Piazza Affari. Secondo alcune indiscrezioni di stampa la ex monopolista delle telecomunicazioni e CDP avrebbero finalmente raggiunto un accordo sulla valutazione di Open Fiber. L’analisi tecnica sul titolo favorisce strategie rialziste. Ecco i livelli da monitorare
Le azioni Telecom Italia sono sotto la lente a Piazza Affari: Open Fiber potrebbe valere 2 miliardi di euro.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, la ex monopolista delle telecomunicazioni e Cassa Depositi e Prestiti avrebbero finalmente raggiunto un accordo sulla valutazione (clicca qui per approfondire).
Telecom Italia, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
A livello grafico i corsi hanno ripreso vigore dopo il test del supporto statico lasciato in eredità dal minimo segnato il 23 gennaio scorso a 0,4330 euro. Il rimbalzo effettuato nelle precedenti sedute potrebbe favorire l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo target in prossimità di un livello dinamico di lungo periodo.
Questa resistenza dinamica è visibile collegando i massimi segnati tra aprile e maggio 2018 con il top registrato il 28 marzo scorso, ora transitante a 0,5027 euro. Tuttavia prima di questo ipotetico target al rialzo i corsi dovranno oltrepassare la media mobile a 50 giorni poco al di sotto, più precisamente a 0,4853 euro.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Telecom Italia
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Vista la struttura tecnica di Telecom Italia e della rinnovata ripresa di vigore delle forze rialziste. Si potrebbero implementare strategie long ai prezzi attuali (0,4691 al momento della scrittura) con stop loss che può essere posizionato poco al di sotto del minimo di ieri, più precisamente a 0,4482 euro. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato in prossimità della trendline precedentemente menzionata, ora a 0,5027, mentre un target finale nei pressi della resistenza statica che conta i massimi segnati a dicembre 2018 e marzo-aprile 2019, a 0,5790 euro.
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