Settimana a dir poco galvanizzante per le azioni STM. L’analisi tecnica e la statistica suggeriscono cautela: dopo quattro sedute di questa portata la probabilità di un brusco stop è molto alta
Azioni STM galvanizzate in Borsa Italiana da una settimana a dir poco brillante.
Anche oggi la seduta è cominciata all’insegna dei forti rialzi per STM, che prosegue l’avanzata con una performance che al momento della scrittura è di oltre 4 punti percentuali.
Gli entusiasmi degli operatori oggi sono dovuti ai progressi sul fronte della guerra commerciale tra Usa e Cina: sembra infatti che le due superpotenze economiche sarebbero infatti molto vicine ad un accordo (per approfondire).
L’analisi tecnica su azioni STM
STM, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista dell’analisi tecnica le quotazioni hanno confermato il pattern Harami dello scorso 29 marzo, setup che ha permesso ai prezzi di annullare la candela di estensione ribassista del 27 marzo e di chiudere il gap down lasciato aperto dal 25 marzo. I corsi hanno formato una bear trap proprio supporto a 13,41 euro.
Le quotazioni sembrano puntare ora alla resistenza dei 15,11 euro, fornita dalla media mobile semplice a 200 giorni e dal livello dinamico che collega i top del 25 febbraio a quelli del 22 marzo 2019. Una violazione di quest’area farebbe in modo che nel medio periodo la società guidata da Jean Marc Chery venga traghettata sulla zona di concentrazione di offerta dei 16,70 euro.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su STM
Nel breve periodo la statistica è favorevole a operazioni di stampo short. Questo perché una serie di quattro barre positive consecutive ha circa il 3% di possibilità di proseguire.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Unendo questa informazione all’analisi tecnica, si potrebbero valutare operazioni di matrice ribassista con un elevato rapporto rischio rendimento al tocco di 15,11 euro. Lo stop loss andrebbe posto a 15,77 euro e l’obiettivo principale a 14 euro. Il target finale sarebbe invece collocato a 13,41 euro.
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