Anche per i decaduti della rottamazione-ter è possibile presentare domanda di rottamazione-quater

Patrizia Del Pidio

10/02/2023

Un importante chiarimento dell’Agenzia dell’Entrate fa rientrare nella possibilità di adesione alla rottamazione 2023 delle cartelle anche i decaduti dal precedente beneficio.

Anche per i decaduti della rottamazione-ter è possibile presentare domanda di rottamazione-quater

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto 12 diverse tipologie di sanatoria per mettere in regola la propria posizione con il Fisco. E anche se molti puntano sulla cancellazione delle cartelle esattoriali con importo inferiore a 1.000 euro, sicuramente l’agevolazione regine di questa tregua fiscale sarà la rottamazione-quater.

Lo stralcio o la cancellazione delle cartelle con debito complessivo inferiore ai 1.000 euro, infatti, riguarda solo una ristretta platea di possibili beneficiari. Perché, ricordiamo, riguarda debiti vecchi di almeno 7 anni, quelli iscritti a ruolo tra il 1 gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2015.

Si tratta di quei debiti, insomma, che al Fisco conviene più cancellare che riscuotere, visto che il costo di una possibile riscossione sarebbe superiore alle entrate della stessa.

Proprio per questo motivo la misura che verrà maggiormente utilizzate sarà la rottamazione, sicuramente meno conveniente visto che non cancella il debito ma solo gli interessi, le sanzioni e l’aggio di riscossione. Ma sicuramente si tratta di un beneficio che, anche per debiti non troppo vecchi, permette di risparmiare non poco.

Ammessi alla rottamazione-quater anche i decaduti della rottamazione-ter

In una comunicazione di oggi, 10 febbraio 2023, l’Agenzia delle Entrate Riscossione fornisce un importante chiarimento in merito alla rottamazione 2023.

La Legge di bilancio 2023, chiarisce l’Ader, consente anche a chi già, a suo tempo, ha aderito alla rottamazione-ter di aderire alla nuova rottamazione. E questo a prescindere dal fatto che sia in regola o no con i pagamenti.

Il chiarimento è fondamentale perchè consente anche ai decaduti dalla rottamazione-ter di aderire alla nuova definizione agevolata per cancellare:

  • sanzioni;
  • interessi di mora;
  • cancellazione degli interessi iscritto a ruolo;
  • aggio.

L’istanza di adesione alla rottamazione-quater, quindi, può essere presentata anche da tutto coloro che sono decaduti per qualsiasi motivo dalla precedente rottamazione. Compresi i contribuenti che a dicembre, a causa dei malfunzionamenti dei servizi causati dall’elevato numero di accessi, non sono riusciti a portare a termine il pagamento della scadenza prevista.

Quali sono i debiti che rientrano nella definizione agevolata?

La rottamazione-quater riguarda tutti i debiti affidati all’agente di riscossione tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022. Tra questi rientrano anche quelli:

  • ancora non notificati con cartelle esattoriali;
  • quelli già rateizzati o sospesi;
  • già oggetto di una precedente rottamazione; in questo ultimo caso rientrano anche i debiti decaduti dal beneficio per tardivo, insufficiente o mancato versamento di una delle tate del piano di pagamento.

Per quel che riguarda, invece, i carichi affidati all’agente di riscossione da case o enti previdenziali privati, nella definizione agevolata, questi ultimi rientrano solo nel caso che l’ente in questione abbia provveduto entro il 31 gennaio 2023 ad adottare un provvedimento specifico, a trasmetterlo all’Ader e a pubblicarlo, sempre per la stessa data, sul proprio sito internet.

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