Il bonus cultura da 500 euro per i 18enni sarà cancellato o riformato, come spiegano diversi esponenti di maggioranza. Ma come è stato speso finora dai giovani tra libri, concerti, musei e corsi?
Il bonus cultura rivolto ai 18enni presto potrebbe scomparire. La maggioranza di centrodestra ha intenzione di eliminarlo, come previsto da un emendamento alla manovra - firmato dai principali partiti di maggioranza - che cancellerebbe i 500 euro destinati ai 18enni per l’acquisto di prodotti e servizi culturali.
Il bonus rischia di scomparire proprio nell’anno in cui ha riscosso più successo e, di conseguenza, ha richiesto un maggior investimento economico. Nell’ultimo anno, infatti, hanno chiesto i 500 euro ben 441mila giovani nati nel 2003. Ma, in realtà, nella maggioranza si parla non di una cancellazione, ma di una rivisitazione della misura.
Il costo preventivato è di 220 milioni di euro. Ma come sono stati spesi dai ragazzi questi soldi? Le tabelle del ministero della Cultura (per il 2021) lo chiariscono e fanno emergere un dato sopra tutti: la maggior parte della spesa ha riguardato l’acquisto di libri (in formato cartaceo e digitale). A seguire troviamo i concerti, ma anche i musei, il cinema e i corsi di lingua.
App18 verrà davvero abolita?
La cancellazione del bonus cultura, però, è tutt’altro che certa. Per Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera, è “una fake news”. A RaiNews24 spiega che in realtà verrà fatta una nuova carta “con criteri più trasparenti ed equi”. La nuova carta potrebbe essere legata all’Isee: le regole potrebbero essere più stringenti, considerando che il governo vuole destinare parte dei fondi anche ad altre misure. Per il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il bonus deve essere riformato: “Mostra criticità, è uno strumento da ridefinire e rinominare”. Inoltre, serve evitare che ci possano essere truffe.
18App, i dati: quanti giovani chiedono il bonus 500 euro
L’app 18, necessaria per accedere al bonus cultura da 500 euro, è sempre più utilizzata. Si è passati dalle 356mila richieste del 2017 alle 389mila del 2021, per arrivare fino alle 441mila del 2022. Un aumento di spesa che, secondo alcuni, è dovuto anche all’inflazione e al difficile momento per molte famiglie. Per quanto riguarda i fondi, si è passati dai 178 milioni iniziali ai 230 stanziati dal governo Draghi.
Bonus cultura, cosa è stato comprato: vincono i libri
Nel 2021 a prevalere, e non di poco, tra gli acquisti effettuati dai giovani ci sono stati i libri (compresi gli e-book). In libreria sono stati spesi 37 milioni di euro, negli store online 56 milioni. In totale si contano 1,8 milioni di buoni per una spesa da 93 milioni di euro in libri. Aggiungendo anche gli audiolibri si arriva a una spesa totale di circa 95 milioni di euro, il 66% del totale dei 143 milioni spesi nel 2021.
App18, la spesa per concerti, musica e cinema
Al secondo posto, tra le voci di spesa, ci sono i concerti: parliamo di 460mila biglietti usati dai 18enni per un totale di 22 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i 14 milioni spesi per cd, dvd e abbonamenti ai servizi musicali.
In calo, invece, nel 2021 il ricorso ai voucher per il cinema: i biglietti staccati con il bonus cultura sono stati circa 350mila con incassi per 4,1 milioni: la diminuzione potrebbe essere spiegata anche dalle limitazioni legate al Covid che hanno allontanato molti giovani dal cinema.
Stesso discorso per il teatro, con 22mila biglietti e spese per 940mila euro. Invece 2 milioni di euro sono stati utilizzati per l’acquisto di prodotti di editoria audiovisiva come dvd e abbonamenti ai servizi in streaming.
Bonus cultura, quanto spendono i giovani in musei e corsi di lingua
Per l’ingresso a musei e parchi archeologici sono stati spesi 480mila euro, per un totale di 44mila biglietti. Anche in questo caso va ricordato che può avere avuto un impatto negativo il Covid, ma anche il fatto che per gli studenti molto spesso gli ingressi sono già gratuiti nei musei e quindi non serve il bonus cultura.
L’app18 è stata molto utilizzata anche per i corsi di lingua straniera: 7mila voucher per un totale di 1,8 milioni di euro. Per le lezioni di musica e teatro sono stati spesi 200mila euro (più di mille buoni), mentre per gli abbonamenti a periodici e quotidiani sono stati investiti 165mila euro per 2.500 pacchetti. Infine, il circo: 182 biglietti richiesti per meno di 7mila euro.
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