A causa del Coronavirus e delle sue conseguenze in Cina la Apple ha rivisto al ribasso le stime dei ricavi del primo trimestre del 2020.
Azioni Apple sotto pressione: l’azienda di Cupertino annuncia di aver tagliato le stime dei suoi ricavi relativi al primo trimestre, quello attualmente in corso, i quali avrebbero dovuto raggiungere una cifra compresa tra i 63 ed i 67 miliardi di dollari. A influenzare il raggiungimento degli obiettivi, secondo l’azienda, la chiusura momentanea degli stabilimenti in Cina a causa dell’epidemia di Coronavirus.
Azioni Apple in rosso: ricavi previsti influenzati da emergenza Coronavirus
Apple possiede stabilimenti in Cina dove vengono prodotti i componenti dei suoi dispositivi e dove risiedono alcuni dei suoi partner commerciali più importanti. «A causa della diffusione del Coronavirus in Cina, il ritorno alle normali condizioni di lavoro è più lento del previsto», ha reso noto l’azienda di Cupertino attraverso un comunicato. «Di conseguenza, non ci aspettiamo di rispettare le stime che abbiamo fornito per il trimestre di marzo».
Il titolo al momento perde circa il 2,5% a quota 317,37 dollari.
La necessità di modificare la propria analisi, ha spiegato la Apple, è legata a due fattori: il primo è che la fornitura mondiale di iPhone non sarà in grado di soddisfare la domanda già esistente, il secondo è che l’epidemia di Coronavirus ha causato un «crollo della domanda per i prodotti Apple in Cina» da collegare alla «chiusura forzata di tutti gli Apple Store». Nonostante la riapertura progressiva dei punti vendita sia già iniziata il gruppo si aspetta che le vendite rimarranno orientante verso un trend negativo.
Analisti confermano stime negative per il primo trimestre
Cosa pensano gli analisti della mossa di Apple? Per ora sono tutti concordi che il virus potrebbe dimezzare la domanda di smartphone in Cina per il primo trimestre del 2020: considerazione che ha portato qualche sofferenza sui principali titoli di componentistica tech e non solo quello dell’azienda di Tim Cook.
Barclays ha reso noto di aspettarsi per questo primo trimestre un calo della richiesta a 40,8 milioni di pezzi dai precedenti 44 milioni e ha aggiunto che bisognerebbe ipotizzare un simile decremento anche per il trimestre in scadenza a giugno. La banca ha abbassato inoltre il target price delle azioni Apple da 304 dollari a 297 dollari.
Più o meno sulla stessa linea anche JPMorgan che si aspetta che a marzo l’azienda presenti ricavi per il primo trimestre pari a 60 miliardi, ben al di sotto della stima eseguita dal gruppo di Cupertino inizialmente. Apple ha già fatto sapere che offrirà ulteriori aggiornamenti sulla situazione nel corso della conferenza per l’annuncio dei risultati finanziari di fine aprile.
Morgan Stanley, differentemente dalle altre agenzie, sottolinea che pur essendo ormai da aspettarsi un certo calo dei ricavi nel primo trimestre, già dal secondo la Apple dovrebbe essere in grado di recuperare per poi normalizzare la sua produzione e di conseguenza i suoi ricavi nell’ultimo trimestre dell’anno.
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