In Argentina il debito pubblico è diventato lo strumento principale attraverso cui si estrae ricchezza a vantaggio di coloro che detengono il capitale finanziario.
Avanzo di bilancio nei primi tre mesi dell’anno: è un successo tanto strepitoso quanto precario quello che sta coronando la azione di Javier Milei, eletto Presidente dell’Argentina lo scorso 10 dicembre, che si autodefinisce anarcocapitalista in quanto ritiene che lo Stato e la spesa pubblica siano loro stessi il problema e non la soluzione dei problemi
Si è presentato promettendo una cura draconiana, tutta lacrime e sangue, che segue un paradigma opposto a quello che fu imposto dallo stesso Fmi nel 2000 e che ha seguito l’Italia per decenni, inseguendo un risanamento che non è mai arrivato.
Non sono le entrate pubbliche che devono inseguire la spesa finanziata in disavanzo, per ridurlo ed arrivare finalmente al pareggio di bilancio, attraverso una politica fiscale ossessionante, fatta di aumenti continui delle aliquote, di imposte sempre nuove e vessazioni dei contribuenti andando a caccia degli evasori come se fossero i ladri del benessere collettivo. [...]
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