Prove di ottimismo nei mercati. Con la Cina ancora ferma, è Hong Kong a fare il balzo, nella speranza di una ripresa della regione. Intanto, gli Usa attendono i dati del Pil. Quali segnali salla Fed?
Le azioni asiatiche salgono e toccano un nuovo massimo di sette mesi, con le azioni di Hong Kong che stanno recuperando terreno rispetto ai guadagni di altri mercati, mentre gli scambi sono ripresi dopo i tre giorni della nuova festività lunare.
La giornata di ieri sembrava potesse dirottare il sentimet degli investitori verso il pessimismo, legato agli alert di Microsoft dopo i conti e alla notizia di carri armati tedeschi e Usa promessi a Kiev. La prospettiva di un peggioramento della guerra, con la Russia che ha già minacciato di pesanti risposte l’Occidente, si fa strada.
Tuttavia, l’Asia è avvolta da un maggiore ottimismo grazie alla riapertura completa della Cina. Negli Usa, si attende con molto interesse la lettura preliminare del Pil. Il dato offrirà nuovi spunti alla Federal Reserve, in riunione la prossima settimana.
Rally in Asia: c’è ottimismo?
Il più ampio indice MSCI delle azioni dell’Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è salito dello 0,9% a 557,65 ed era pronto per il suo quinto giorno consecutivo di guadagni.
L’indice è aumentato del 10% a gennaio, sostenuto dalle aspettative di un forte rimbalzo economico in Cina e dalle speranze che la maggior parte delle principali banche centrali si stia avvicinando alla fine dei forti aumenti dei tassi.
Le società tecnologiche quotate a Hong Kong sono aumentate di oltre il 3% dopo che i trader sono tornati dalle vacanze del capodanno lunare, spingendo un benchmark di azioni asiatiche verso la chiusura più alta da aprile.
A sostegno del sentiment in Asia, i dati sui viaggi durante le vacanze e al botteghino in Cina hanno mostrato segni di ripresa, poiché le persone hanno approfittato dell’allontanamento di Pechino dalla sua politica Covid-Zero.
Lo stratega azionario di Nomura Holdings Inc., Chetan Seth, ha affermato di essere rimasto tatticamente rialzista sulle azioni cinesi e prevede che le azioni di Hong Kong persisteranno sul lato più forte. “Il miglioramento economico della Cina potrebbe avvenire nell’arco di circa sette-otto mesi. Ciò significa che per quanto riguarda il mercato azionario, almeno per i prossimi tre o quattro mesi, la ripresa della riapertura degli scambi probabilmente sosterrà il clima”, ha aggiunto.
C’è attesa per il Pil Usa
La debolezza del dollaro ha accompagnato la speculazione secondo cui la Federal Reserve potrebbe essere vicina a interrompere il suo ciclo di rialzo dei tassi.
Dopo una serie di aumenti dei tassi di grandi dimensioni lo scorso anno, la banca centrale degli Stati Uniti dovrebbe ora puntare su 25 punti base la prossima settimana, sulla base dei segnali che l’inflazione si sta raffreddando.
Mentre gli analisti si aspettano che la Fed alla fine interrompa i suoi aumenti dei tassi di interesse quest’anno, per alcuni la riunione di febbraio non darà indicazioni in questo senso.
“Riteniamo che la Fed farà uno sforzo particolare per evitare di suggerire che la fine del processo di inasprimento è in vista”, ha affermato Kevin Cummins, capo economista di NatWest Markets.
I riflettori saranno puntati sui dati del Pil degli Stati Uniti in uscita alle 14.30 italiane. Il rapporto potrebbe segnare l’ultimo trimestre di solida crescita prima che si manifestino gli effetti ritardati degli enormi aumenti dei tassi della Fed.
“Il rilascio odierno del Pil degli Stati Uniti sarà di fondamentale interesse per valutare se le aspettative del mercato che si spostano a favore di un atterraggio morbido piuttosto che di una recessione possano continuare a reggere”, hanno affermato gli strateghi di Saxo in una nota ai clienti.
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