Assegno di inclusione, pagamento anticipato a dicembre? Ecco quando arriva

Simone Micocci

3 Dicembre 2024 - 17:51

Assegno di inclusione, quando arriva il pagamento a dicembre? Possibile anticipo come nel 2023.

Assegno di inclusione, pagamento anticipato a dicembre? Ecco quando arriva

Ogni inizio del mese i percettori di bonus e trattamenti assistenziali si interrogano sulle date di pagamento. È il caso ad esempio dell’Assegno di inclusione, per il quale a dicembre l’Inps potrebbe anticipare il pagamento come già fatto lo scorso anno per il Reddito di cittadinanza.

Non una certezza, quanto una possibilità: a tal proposito come Money.it abbiamo scritto all’Istituto confidando di avere presto risposte in merito al fatto che questo mese il pagamento dell’Assegno di inclusione potrebbe essere anticipato di qualche giorno, con i soldi che arriveranno alle famiglie già prima di Natale.

Quando viene pagato di solito l’Assegno di inclusione

Ricordiamo che a oggi non c’è alcun calendario ufficiale per i pagamenti dell’Assegno di inclusione (come pure del Supporto per la formazione e il lavoro), dal momento che da qualche mese l’Inps sembra essersi uniformato alle stesse scadenze che erano previste per il Reddito di cittadinanza.

Ricapitolando:

  • il 15 di ogni mese viene consegnata la carta Adi ed effettuato il primo pagamento per coloro che hanno fatto domanda nei mesi precedenti e hanno ricevuto esito positivo. Con questa tranche di pagamento si coglie anche l’occasione per pagare eventuali arretrati per coloro che ne hanno diritto;
  • tra il 26 e il 27 del mese, invece, è previsto il pagamento delle successive mensilità dell’Assegno di inclusione.

Nei mesi scorsi le suddette scadenze sono state sempre rispettate eccetto qualora Poste Italiane fosse impossibilitata a procedere con il pagamento per concomitanza con domeniche o giorni festivi. In questi casi l’Istituto ha sempre provveduto ad anticipare l’accredito, andando incontro alle esigenze delle famiglie.

Quando viene pagato l’Assegno di inclusione a dicembre 2024

Lo scorso dicembre l’Inps, nel prepararsi al passaggio da Reddito di cittadinanza ad Assegno di inclusione, ha anticipato di qualche giorno il pagamento della misura di sostegno.

Nel dettaglio, anziché liquidare quella che di fatto è stata l’ultima mensilità del Reddito di cittadinanza il 27 del mese, quindi subito dopo le feste di Natale, ha scelto di anticipare a giovedì 21 dicembre. Una decisione presa non solo per la concomitanza delle festività natalizie - anche perché negli anni precedenti il pagamento era stato comunque alla fine del mese - quanto più proprio per agevolare la transizione tra le due misure.

Non è detto quindi che anche a dicembre l’Assegno di inclusione arrivi in anticipo, per quanto comunque non si possa neppure escludere il contrario. Per il momento la data da tenere come riferimento resta comunque quella di venerdì 27 dicembre 2024, ma siamo in attesa di informazioni ufficiali da parte dell’Inps per darne conferma definitiva.

Entro quando rinnovare l’Isee e che succede nel 2025

A differenza di altre misure di sostegno, vedi ad esempio l’indennità di disoccupazione Naspi, per l’Assegno di inclusione non sono previste novità significative nel 2025. Ad esempio, questa prestazione non rientra tra quelle il cui importo è oggetto di rivalutazione per effetto dell’adeguamento con l’inflazione, come invece succede all’Assegno sociale o l’Assegno unico per figli a carico.

Va però tenuto in mente che per continuare a beneficiare dell’Assegno di inclusione anche nel 2025 è necessario rinnovare l’Isee entro la scadenza, altra informazione di cui l’Inps dovrà presto dare informazione visto che non è stato ancora chiarito se questo passaggio dovrà essere completato entro il 31 gennaio o il 28 febbraio (pena la sospensione).

Ricordiamo poi che a decorrere dal prossimo anno scatta il termine ultimo per la percezione dell’Assegno di inclusione per chi lo prende da 18 mesi continuativi (quindi buona parte delle famiglie che ne hanno fatto domanda nel 2024). Per loro resta la possibilità di chiedere nuovamente (e per infinite volte) il diritto alla prestazione, ma osservando un periodo di sospensione di un mese tra un rinnovo e l’altro.

A tal proposito, qui trovate un calendario con le scadenze in programma nel 2025 e negli anni successivi.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO