Troppi italiani non sanno che prenderanno una mini-pensione: ecco chi percepirà meno

Emiliana Costa

15/10/2021

Da un sondaggio emerge che la maggior parte degli italiani non sa che percepirà una mini-pensione. E c’è una fascia di età più a rischio delle altre.

Troppi italiani non sanno che prenderanno una mini-pensione: ecco chi percepirà meno

Allarme mini-pensione, soprattutto per una determinata fascia di età. Da un sondaggio condotto dalla casa di investimento internazionale Moneyfarm - in collaborazione con Progetica, società specializzata in educazione finanziaria - è emerso che la maggior parte degli italiani non ha idea di quale sia l’importo dell’assegno che percepirà una volta raggiunta l’età pensionistica.

La gran parte degli intervistati ipotizza, infatti, di ricevere una pensione pubblica che va da un minimo di 800 a un massimo di 3mila euro al mese. Solo il 12% prevede di percepire circa 1.200 euro. Importo che oggi rappresenta la media nazionale, ma che in futuro potrebbe essere un miraggio. Ma chi sarebbero i più «danneggiati»? Entriamo nel dettaglio.

Ecco a chi andranno le mini-pensioni

Sul sistema pensionistico italiano, oggi, pesano una serie di fattori che potrebbero incidere pesantemente sull’assegno. Tra gli elementi da tenere in considerazione, l’aumento della speranza di vita, la diminuzione delle nascite, l’età in cui si inizia a lavorare sempre più alta e un mercato del lavoro sempre più precario.

Dal sondaggio - condotto in occasione della quarta edizione del Mese dell’Educazione Finanziaria - emerge che solo il 4% degli intervistati mostra di conoscere tutti i fattori che influiscono sul calcolo dell’assegno pensionistico, ovvero l’anzianità contributiva, lo stipendio, l’aumento della speranza di vita, la tipologia di attività lavorativa svolta e l’andamento del Pil.

In particolare, il 65% del campione ha dimostrato di ignorare completamente che l’aumento della speranza di vita influisce sulla pensione. Non solo. Il 74,4% non sa che anche il Pil del Paese ha un impatto sull’assegno pensionistico e il 79,9% non sa neanche che influisce il tipo di lavoro svolto.

In realtà questi fattori influiscono eccome e le previsioni non sarebbero rassicuranti. «Ai 30-40enni di oggi spetterà meno della metà del loro ultimo stipendio», ha spiegato Andrea Rocchetti, Head of Investment Advisory di Moneyfarm, in un’intervista al sito Upday.

Previdenza complementare

Stando ai risultati del sondaggio, non stupisce che molti italiani non abbiano pensato alla previdenza complementare, come i fondi pensione, con l’obiettivo di integrare il loro futuro assegno pensionistico.

"In Italia il mercato della previdenza complementare - continua Rocchetti - conta circa 9 milioni di aderenti e 205 miliardi di euro. Questa la somma della ricchezza privata degli italiani che hanno iniziato quantomeno a integrare la magra pensione che li attende. Ma 205 miliardi sono appena il 4% del totale delle attività finanziarie delle famiglie italiane. Aggiungo altri dati recenti per completare il quadro. Il 27% di quei 9 milioni nel 2020 non ha versato. Sono solo 550mila gli aderenti che hanno versato il massimo deducibile dalle tasse (5.164 euro all’anno), pari al 6,8% del totale e al 16% del totale della raccolta (2,8 miliardi)”.

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