Assegno unico per figli a carico: giovedì 1 giugno maxi importo per 512 mila famiglie. Merito del conguaglio: ecco come controllare quanto spetta in più.
Assegno unico, maxi importo in arrivo il 1 giugno per 512 mila famiglie.
Ci sono buone notizie per tutti coloro che in questi giorni lamentavano il mancato pagamento dell’Assegno unico di maggio: il ritardo è dovuto alle operazioni di conguaglio con il quale l’Inps verifica la correttezza di quanto pagato nel corso dell’ultimo anno.
Non sempre, infatti, l’importo dell’Assegno unico sia adegua immediatamente a una variazione: è il caso ad esempio del premio nascita, come pure per coloro che aggiornano l’Isee in un secondo momento. Per questo motivo la normativa ha previsto una fase di conguaglio, che da legge doveva scattare a marzo ma che nei fatti è stata rinviata di circa un mese, con la quale l’Inps va a ricalcolare tutti gli importi dovuti così da verificare se ci sono delle somme in eccesso, e quindi da trattenere sul primo pagamento utile, oppure un credito in favore della famiglia.
Ebbene, nella maggior parte dei casi dal conguaglio 2023 è emersa quest’ultima situazione: molte famiglie hanno infatti percepito meno di quanto spettava ed è per questo che la prossima ricarica sarà maxi.
Ecco quando viene pagato l’Assegno unico di maggio
Finalmente possiamo rispondere con certezza alla domanda su quando verrà pagato l’Assegno unico di maggio. Ancora oggi, infatti, ci sono famiglie che aspettano di ricevere la mensilità del mese corrente, senza capire il motivo di tale ritardo.
Ebbene, dopo aver chiarito che d’ora in avanti l’Assegno unico verrà pagato in due distinte tranche, di cui la prima tra il decimo e il ventesimo giorno del mese per chi non ha subito variazioni rispetto al mese precedente mentre la seconda tra il ventesimo e il trentesimo per chi appunto ha visto variare la propria situazione familiare, possiamo confermare che per i ritardatari l’Assegno unico di maggio arriverà il 1 giugno prossimo.
In quell’occasione ci sarà sia la mensilità di maggio che il risultato del conguaglio di fine anno, dal quale ne potrà risultare un aumento dell’Assegno, come pure una trattenuta.
Di cosa si tiene conto nel conguaglio
Come spiegato dall’Inps con il messaggio 1947 del 26 maggio scorso, sono diverse le situazioni che possono portare al ricalcolo dell’Assegno unico. Nel suddetto messaggio ne vengono riportate le più comuni, ma l’elenco non è esaustivo:
- liquidazione degli importi relativi alla settima e ottava mensilità di gravidanza, sulla base del valore dell’Isee presentato entro 120 giorni dalla nascita del figlio;
- maggiorazioni degli importi spettanti per le mensilità di gennaio e febbraio 2023, tenuto conto del riconoscimento della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita (per coloro che non le hanno già ricevute con il conguaglio di febbraio);
- importi liquidati sulla base di valori di Isee del nucleo familiare, poi dichiarati discordanti dalla struttura Inps territorialmente competente a seguito di accertamenti effettuati sulla veridicità dei dati dichiarati;
- conguagli derivanti da operazioni di rettifica dell’Isee 2022, eventualmente effettuate dai centri di assistenza fiscale (Caf) successivamente al 31 dicembre 2022;
- eventuali recuperi della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori di cui all’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230/2021, laddove non spettante in presenza di nucleo monogenitoriale, diverso comunque da quello vedovile che invece mantiene l’agevolazione per il quinquennio successivo alla data del decesso del genitore lavoratore;
- rideterminazione degli importi spettanti per effetto del riconoscimento delle maggiorazioni per soggetti disabili introdotte dal decreto-legge del 21 giugno 2022, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122;
- ricalcolo degli importi relativi ai nuclei familiari numerosi e per i figli successivi al secondo;
- ricalcolo degli importi dell’Assegno unico per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza (RdC) con rideterminazione della somma spettante al genitore non facente parte del nucleo Isee del minore, sulla base di quanto previsto dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 230/2021;
- importi riconosciuti con riferimento alle domande di Assegno unico presentate antecedentemente al 30 giugno 2022, con Isee presentati entro il 30 giugno dello stesso anno e rate calcolate con importo al minimo (50 euro per i figli minorenni e 25 euro per i figli maggiorenni).
Chi rientra in una delle suddette situazioni, quindi, potrebbe ricevere un Assegno unico con sorpresa, più o meno gradita a seconda dei casi.
Quanti riceveranno il maxi importo
Come anticipato, nella maggior parte dei casi coloro che non hanno ancora ricevuto l’Assegno unico perché appunto dal conguaglio ne è risultata una variazione dell’importo avranno diritto a un aumento.
Lo conferma l’Inps, che nello svelare i numeri del conguaglio precisa che:
- 512 mila famiglie hanno avuto un conguaglio a credito, per un aumento medio di 272 euro a famiglia;
- 378 mila famiglie, invece, hanno avuto un conguaglio a debito, con una restituzione media però di appena 41 euro.
Va detto comunque che si tratta di una platea contenuta: nella maggior parte dei casi, infatti, dal conguaglio non sono risultate variazioni tant’è che queste famiglie hanno ricevuto il pagamento dell’assegno unico regolarmente tra il 10 e il 20 giorno del mese.
Come controllare il maxi importo di giugno
Già oggi, in attesa del pagamento del 1 giugno, è possibile scoprire l’importo in arrivo.
Lo si può fare dall’applicazione Inps mobile, consultando lo stato di tutti i pagamenti, oppure direttamente dall’area personale MyInps del sito dell’Istituto dove nella sezione “pagamenti”, che trovate nella parte riferita al “fascicolo previdenziale del cittadino”, vi basterà cliccare su “prestazioni” per scoprire quanto spetta di Assegno unico e se ci sarà o meno un maxi aumento (che ricordiamo è una tantum).
In alternativa, dall’area personale MyInps basta accedere al servizio “Assegno unico per figli a carico” per consultare lo stato della domanda e tutti i pagamenti programmati (“Consulta e gestisci le domande già presentate” > “Dettaglio” > “Pagamenti”).
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