Premio nascita assegno unico 2023, cos’è e importi

Simone Micocci

8 Marzo 2023 - 13:39

Assegno unico 2023, cos’è il premio nascita pagato in corrispondenza della prima mensilità per il figlio appena nato? Facciamo chiarezza su significato e importi, nonché su cosa fare per richiederlo.

Premio nascita assegno unico 2023, cos’è e importi

Nel controllare i giustificativi dei pagamenti di assegno unico ci si potrebbe imbattere in una voce insolita: il premio nascita. D’altronde, il termine “premio nascita” rimanda a un bonus che come noto non c’è più, anche detto bonus mamma domani del valore di 800 euro, spettante al raggiungimento del settimo mese di gravidanza (all’entrata dell’ottavo quindi).

Il bonus di 800 euro è stato però assorbito dall’assegno unico universale per figli, all’interno del quale è stato comunque mantenuto un nuovo premio nascita che tuttavia segue delle regole di calcolo differenti.

Ovviamente, come si intuisce facilmente dal nome, il premio in oggetto spetta in caso di nascita e solitamente viene pagato in corrispondenza della prima mensilità di assegno unico riferita al nuovo arrivato. È però importante conoscerne le regole per il calcolo dell’importo, così da non essere sorpresi quando riceverete un accredito inaspettato.

Premio nascita assegno unico, cos’è

Con l’introduzione dell’assegno unico universale per figli a carico il legislatore ha voluto comunque riconoscere un sostegno ulteriore per il periodo della gravidanza. Non un bonus di 800 euro, bensì un premio nascita il cui importo è correlato alla situazione economica del nucleo familiare.

Ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 230 del 2021, infatti, l’assegno unico è universale è riconosciuto non solo per ogni figlio minorenne, ma anche per i nuovi nati a decorrere dal settimo mese di gravidanza. Al pari del precedente premio nascita, quindi, spetta all’entrata dell’ottavo mese di gravidanza.

Laddove il parto dovesse avvenire regolarmente nella data presunta, quindi, spetterebbero due mensilità di assegno unico extra, pagate in un’unica soluzione e indicate appunto come premio nascita.

Quanto spetta di premio nascita con l’assegno unico

L’importo del premio nascita segue le stesse regole previste per il calcolo dell’assegno unico. Semplicemente, infatti, l’assegno per il nuovo nato anziché decorrere dal mese della nascita lo fa dall’entrata all’8 mese di gravidanza.

Ne spettano, quindi, due mensilità in più, per lo stesso importo che ne spetta dopo la nascita (al netto però della maggiorazione del 50% introdotta dalla legge di Bilancio 2023 e riconosciuta dalla nascita fino al compimento di 1 anno). Ad esempio, una famiglia con Isee di 10.000 euro quest’anno avrebbe diritto a un premio nascita di 189,20 euro per ogni mese di gravidanza successivo al settimo, solitamente quindi 378,40 euro se lo consideriamo per due mesi.

Cosa fare per richiedere il premio nascita

Al momento della nascita, coloro che già percepiscono l’assegno unico per altri figli dovranno presentare un nuovo Isee, in quanto bisognerà aggiornare il nucleo aggiungendo il nuovo nato (operazione da cui ne risulterà un’attestazione più bassa). Dopodiché bisognerà entrare nell’area personale MyInps, accedere al servizio dedicato all’assegno unico e farne apposita richiesta per il nuovo nato. A tal proposito, ricordiamo che per procedere con le suddette operazioni è necessario avere il codice fiscale del minore.

A questo punto, l’Inps provvederà al pagamento della prima mensilità di assegno unico per il nuovo nato, più il premio nascita calcolato per il periodo di gravidanza successivo all’8 mese.

Nessun problema neppure laddove il premio nascita debba essere richiesto per il primo figlio. In tal caso basterà richiedere l’Isee e presentare una vera e propria domanda di assegno unico: con il primo pagamento l’Inps riconoscerà automaticamente anche il premio nascita.

Premio nascita e primo importo più bassi rispetto al dovuto, cosa fare?

Ci sono arrivate diverse segnalazioni però di premi per la nascita e prime mensilità di assegno unico pagate per l’importo minimo - nel 2023 pari a 54,10 euro - anziché per quanto effettivamente dovuto.

Ciò potrebbe succedere laddove la domanda per il nuovo nato sia stata presentata senza prima rinnovare l’Isee. In tal caso, consigliamo di contattare il contact center Inps e segnalare l’accaduto, così da poter eventualmente inviare una segnalazione al funzionario di zona.

È probabile, comunque, che in sede di conguaglio (solitamente previsto tra febbraio e marzo dell’anno successivo) la situazione verrà risolta con il riconoscimento della differenza tra quanto dovuto e quanto pagato.

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