Sono previste 40mila assunzioni alle Ferrovie dello Stato nei prossimi dieci anni grazie alla strategia che punta sulla sostenibilità: ecco le figure che serviranno.
Ferrovie dello Stato inizierà il processo di assunzione di 40mila risorse per i prossimi dieci anni. Un numero molto alto, e che punta a far entrare nel gruppo Fs tanti giovani. L’opportunità deriva dalla nuova strategia che punta alla sostenibilità: l’obiettivo è arrivare a zero emissioni entro il 2040.
Servono figure nell’ambito digitalizzazione, nella gestione dell’ambiente, in ingegneria delle infrastrutture, per una maggiore comprensione dei rischi climatici. A spiegarlo è la presidente del gruppo Fs, Nicoletta Giadrossi, in occasione del Festival della sostenibilità 2022.
Ferrovie dello Stato, 40mila assunzioni in dieci anni: le figure richieste
Per attuare questo piano ambizioso il gruppo Ferrovie dello Stato ha previsto investimenti per 190 miliardi di euro, da usare per uno sviluppo sostenibile di infrastrutture e mobilità, sottolinea Giadrossi:
“Per attuare il nostro piano abbiamo calcolato che ci servono 40 mila nuove assunzioni in 10 anni. È un numero molto grande che corrisponde a far entrare nel gruppo tanti giovani. Dobbiamo formarli, diventare per loro un datore attraente, proporre per loro welfare, formazione, percorsi di carriera opportuni per sviluppare nuove competenze che serviranno a noi come gruppo e al paese, in digitalizzazione, in gestione dell’ambiente, in ingegneria delle infrastrutture, comprensione dei rischi climatici.”
La priorità, continua la presidente del gruppo Fs, è «la sicurezza delle persone che usano i nostri mezzi di mobilità e che lavorano con noi», e su questo aspetto non ci sono restrizioni di budget né di risorse. «Siamo molto attenti - conclude - anche alla catena di fornitura e all’incubazione di talenti».
Ferrovie dello Stato, con l’obiettivo zero emissioni entro il 2040 crescono investimenti e assunzioni
Il primo obiettivo di Ferrovie dello Stato è quello di arrivare all’azzeramento delle emissioni (carbon neutrality) entro il 2040. Il traguardo è ambizioso: Fs ci vuole arrivare con 10 anni di anticipo rispetto al termine europeo.
Poi c’è da considerare anche un altro impegno del gruppo di Ferrovie dello Stato: soddisfare almeno il 40% del proprio fabbisogno di energia elettrica attraverso un piano per l’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili. Per questo obiettivo, sempre all’interno della transizione ecologica, è previsto un investimento di 1,6 miliardi. Secondo le stime accrescerà la potenza complessiva degli impianti fotovoltaici installati oggi in Italia di circa il 10%.
In futuro è previsto l’ingresso di nuovi mezzi, più ecologici e leggeri. Nello specifico:
- 46 nuovi treni ad alta velocità;
- 34 Intercity;
- 95 convogli regionali.
Il piano per il materiale rotabile prevede che entro il 2031, a 9 anni da oggi, un rinnovamento radicale, grazie a 324 nuove locomotive elettriche, 68 locomotive diesel e ibride, 3.600 carri di cui 160 saranno consegnati già entro fine anno. Sempre entro il 2031 Fs si è impegnata a riciclare o inviare a recupero la totalità dei rifiuti prodotti.
L’obiettivo più vicino scade nel 2026: valutare tutti i suoi fornitori in base ai criteri Esg.
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