Aumentano le assunzioni nei primi quattro mesi del 2022 con un saldo positivo al netto delle cessazioni. A riportarlo l’Inps nell’Osservatorio sul precariato. I dati nel dettaglio.
In aumento le assunzioni nei primi quattro mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge dall’Osservatorio sul precariato con il report pubblicato dall’Inps e reso noto con un comunicato stampa dell’Istituto, e che fa riferimento al periodo che va da gennaio ad aprile del 2022.
Le assunzioni da parte dei datori di lavoro privati nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, sono state 2.590.000, facendo pertanto registrare un aumento del +48% rispetto allo stesso periodo del 2021. Le cessazioni, invece, sono state 2.057.000, in aumento anche queste rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+49%).
Dai dati Inps tuttavia emerge, al netto delle cessazioni, il saldo positivo di 532.761 assunzioni nella prima parte del 2022. Abbiamo parlato delle 500mila assunzioni previste per luglio 2022. Vediamo ora cosa riportano i dati Inps dell’Osservatorio sul precariato in termini di occupazione e contratti.
Assunzioni in aumento nei primi mesi del 2022: cessazioni e contratti
Le assunzioni sono aumentate nei primi mesi del 2022 e il saldo, considerando le cessazioni che comunque ci sono state come abbiamo anticipato, è stato positivo.
Inps riporta i dati dell’Osservatorio sul precariato e la dinamica dei flussi evidenziando anche quali sono le tipologie contrattuali per le quali si sono registrate le assunzioni e le cessazioni. La crescita occupazionale nei primi quattro mesi del 2022 ha interessato tutte le tipologie contrattuali e un numero maggiore si è registrato per quelli:
- stagionali (+146%);
- intermittenti (+113%).
Per le altre tipologie gli aumenti sono più contenuti:
- tempo indeterminato +43%;
- apprendistato +41%;
- tempo determinato +38%;
- somministrati +26%.
Per quanto riguarda le cessazioni, invece, risultano in aumento tutte le tipologie contrattuali:
- contratti stagionali (+122%),;
- contratti intermittenti (+91%);
- contratti in apprendistato (+54%);
- contratti a tempo indeterminato (+43%);
- contratti a tempo determinato (+40%);
- contratti in somministrazione (+36%).
Anche le trasformazioni dei contratti di assunzione a tempo determinato sono risultate in aumento nei primi quattro mesi del 2022 secondo i dati Inps. Si parla di 249.000 trasformazioni con un +70% rispetto allo stesso periodo 2021.
Specifica ancora l’Inps nel comunicato:
“Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo – pari a 42.000 - risultano essere aumentate del 14% rispetto all’anno precedente.”
Assunzioni 2022 secondo i dati Inps: il saldo annualizzato
Il 2022, rispetto ai precedenti due anni, fa registrare un andamento positivo per quanto concerne il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi.
Il saldo annualizzato, come riporta l’Inps nel comunicato che accompagna i dati dell’Osservatorio sul precariato, “identifica la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente).”
E quindi all’andamento negativo dei primi mesi della pandemia del 2020, prima delle vaccinazioni, è seguita la ripresa a partire dal mese di marzo 2021 fino ad arrivare al mese di aprile 2022 nel quale si registra un saldo annualizzato pari a 856.000 posizioni di lavoro. E ancora:
- per i contratti a tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari a 196.000 unità;
- per le altre tipologie contrattuali la variazione complessiva è pari a 660.000 unità.
Nel mese di aprile il miglioramento del saldo annualizzato si registra principalmente per il lavoro stagionale e per quello intermittente. Per maggiori dettagli rimandiamo al report completo che alleghiamo di seguito.
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