Sono 505mila le assunzioni delle imprese a luglio 2022 secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, di Unioncamere e Anpal. Per 204mila ricerche di personale i posti restano vuoti.
Lavoro: sono 500mila le assunzioni previste a luglio 2022, ma quasi la metà dei posti rischia di rimanere vacante per la difficoltà che hanno le imprese nel reperire personale.
È questo il quadro che emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e che evidenzia come le imprese abbiano previsto 505mila assunzioni nel mese di luglio, tuttavia sono 204mila le ricerche di personale per le quali le aziende hanno difficoltà a trovare candidati, soprattutto per mancanza di professionalità adeguate.
Dal Bollettino emerge anche come le assunzioni programmate dalle aziende per il trimestre luglio-settembre arrivino a poco meno di 1,3 milioni. Il dato sulla possibilità di occupare i posti di lavoro disponibili è estremamente negativo rispetto allo stesso periodo 2021.
Nel rapporto è possibile anche trovare dati sui settori lavorativi nei quali c’è più difficoltà nel reperimento di personale per le assunzioni e per quali figure. Vediamolo nel dettaglio.
Lavoro: 500mila assunzioni a luglio, ma mancano alcune figure
Le imprese stimano 505mila assunzioni nel mese di luglio secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, ma mancano moltissime figure professionali che si fatica a reperire. Parlando in numeri:
- 505mila sono le assunzioni che le imprese hanno programmato a luglio;
- poco meno di 1,3 milioni nell’intero trimestre luglio-settembre.
Dai dati, come si legge nel comunicato stampa che accompagna il bollettino, tuttavia emerge un andamento negativo:
- rispetto al mese di giugno 2022 (-9,7%);
- rispetto a luglio 2021 (-5,4%).
Considerando tuttavia l’intero trimestre la differenza con il 2021 è minima (-0,1%). In percentuale, nonostante le stime di posti di lavoro per luglio 2022, la difficoltà di reperimento del personale da parte delle aziende riguarda il 40,3% delle assunzioni previste, circa 10 punti in più rispetto a luglio 2021.
Guardando alle assunzioni programmate a luglio 2022 per settori, sempre come da comunicato che accompagna il Bollettino, sono stimate:
- circa 130mila entrate nell’industria (-1.390 assunzioni rispetto giugno, -7mila circa rispetto a luglio 2021) e 349mila nel trimestre luglio-settembre (+12,5mila rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente);
- 375mila entrate nei servizi (in flessione di 52mila unità rispetto ad un mese fa) e poco meno di 930mila quelli previsti per il trimestre luglio-settembre (-14mila rispetto allo stesso trimestre 2021).
Il Bollettino chiarisce anche quali sono le diverse tipologie di contratti previsti:
- a tempo determinato per il 58% delle entrate;
- contratti a tempo indeterminato (16%);
- contratti in somministrazione (10%);
- apprendistato (5%);
- 11% delle entrate programmate con altre tipologie contrattuali.
Lavoro, 500mila assunzioni a luglio: ecco dove la metà dei posti è vacante
Dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, come abbiamo anticipato e come si legge nel comunicato che accompagna il rapporto, la metà circa delle 500mila assunzioni previste rischia di non andare a buon fine per mancanza di figure professionali. Ma quali sono i settori più colpiti? Sono circa 204mila le ricerche di personale per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento.
A incontrare le maggiori criticità sul mercato del lavoro troviamo:
- le imprese della metallurgia e dei prodotti in metallo (circa 56% dei profili ricercati è di difficile reperimento);
- le industrie del legno-arredo (55%);
- i servizi ICT (54%);
- imprese di costruzioni (54%).
Tra i profili più difficili da trovare per le assunzioni troviamo:
- tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (il 65,3% è di difficile reperimento);
- tecnici in campo ingegneristico (57,0%);
- tecnici della salute (56,4%);
- tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (55,6%);
- specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (54,9%).
Tra gli operai specializzati risultano difficili da trovare:
- fonditori e saldatori (65,7%);
- operai di macchine per lavorazione metalliche e prodotti minerali (63,9%);
- operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (60,1%);
- operai di installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche (59,8%).
Per quanto riguarda invece la difficoltà a riempire i posti per le assunzioni a livello territoriale le maggiori difficoltà si hanno nelle seguenti zone:
- Nord Est (per il 47,2% delle figure ricercate);
- Nord Ovest (41,5%);
- Centro (39,0%);
- Sud e Isole (34,7%).
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