Attacco in Crimea, altra linea rossa superata: è l’inizio della guerra Nato-Russia?

Alessandro Cipolla

24/06/2024

L’attacco ucraino su Sebastopoli in Crimea potrebbe essere la miccia di una guerra tra Nato e Russia: le accuse di Mosca e perché l’Occidente potrebbe aver superato un’altra linea rossa.

Attacco in Crimea, altra linea rossa superata: è l’inizio della guerra Nato-Russia?

La guerra tra Nato e Russia appare essere sempre più vicina, tanto che per alcuni analisti in verità sarebbe già iniziata con l’attacco ucraino a Sebastopoli, grande e strategica città di quella Crimea annessa unilateralmente dalla Russia nel 2014 e da allora reclamata da Kiev al pari degli altri territori occupati.

Nella giornata di domenica poco dopo le ore 12 l’Ucraina dal suo territorio ha lanciato cinque Atacms - missili balistici americani da tempo forniti a Kiev - con testate a grappolo verso la Crimea; quattro sono stati intercettati mentre un quinto è stato deviato dalla difesa aerea russa ed è esploso sopra la città di Sebastopoli.

Alcuni frammenti sono finiti su una spiaggia particolarmente affollata visto il giorno e l’orario, provocando la morte di 5 persone - tra cui tre bambini - e il ferimento di oltre 150 bagnanti. In una guerra ormai totale tra Russia e Ucraina potrebbe sembrare un attacco come molti altri, ma ci sarebbe qualcosa di particolare questa volta.

Tutte le missioni di volo dei missili tattici-operativi americani dell’Atacms vengono inserite da specialisti americani sulla base dei dati di ricognizione satellitare statunitensi - ha dichiarato in una nota il ministero della Difesa russo -. Pertanto, la responsabilità di un attacco missilistico deliberato contro i civili a Sebastopoli spetta principalmente a Washington, che ha fornito tali armi all’Ucraina, e anche al regime di Kiev, dal cui territorio è stato effettuato questo attacco”.

In sostanza da quando è scoppiata la guerra tutti gli attacchi ucraini portati per mezzo degli Atacms verrebbero coordinati dagli statunitensi e, in questo caso, si parla di un drone da ricognizione americano RQ-4B Global Hawk che avrebbe seguito l’azione spegnendo il transponder radar.

Accuse naturalmente tutte da dimostrare, ma per la Russia gli Usa sono responsabili della morte dei cinque civili insieme alle forze ucraine: se così fosse, una nuova pericolosa linea rossa di questa guerra sarebbe stata varcata.

Siamo all’inizio della guerra tra Nato e Russia?

Quando alcune settimane fa buona parte dei Paesi della Nato - inclusi gli Stati Uniti - hanno dato il via libera all’Ucraina per colpire direttamente il territorio russo con le armi occidentali, tanti analisti hanno evidenziato i rischi di questa decisione che potrebbe portarci dritti verso una guerra mondiale.

In verità da mesi l’Ucraina ha indirizzato i suoi attacchi verso la Crimea e la città russa di Belgorod, ma adesso le forze di Kiev possono colpire la Russia anche con i missili Atacms e i caccia F-16 quando saranno utilizzabili da parte dei piloti ucraini.

Queste nuove armi a disposizione di Kiev però per essere usate al meglio hanno bisogno del coordinamento occidentale, come sarebbe avvenuto stando al ministero della Difesa russo in occasione dell’attacco a Sebastopoli avvenuto nella giornata di domenica.

Si tratterebbe di un ulteriore passo verso l’escalation, soprattutto se pensiamo che presto dei soldati addestratori occidentali potrebbero iniziare a operare direttamente sul territorio ucraino.

Basterebbe la morte di uno di questi soldati, oppure un attacco russo a una infrastruttura occidentale che coordina gli attacchi verso il proprio territorio, per innescare la miccia della terza guerra mondiale.

Stando a quanto si apprende, gli F-16 dovrebbero operare da aeroporti situati in Romania. Sarebbero equipaggiati con missili da crociera JASSM a lungo raggio e missili aria-aria AIM-120, con il probabile scopo di colpire proprio la Crimea.

La Russia così potrebbe avere la necessità militare di colpire queste infrastrutture da cui partono gli F.-16 che però di trovano in Romania, ovvero territorio Nato.... Insomma, quasi nel silenzio generale tutte le strade ormai sembrerebbero portare verso una guerra mondiale potenzialmente nucleare, una sorta di treno in corsa diventato praticamente inarrestabile.

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