Nuove regole per bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie con il decreto che il Governo ha appena firmato. Si chiude alle 18:00, massimo 4 persone per tavolo.
Ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie dovranno far fronte ad un nuovo cambio delle regole, il terzo in circa 10 giorni. La presidenza del Consiglio dei Ministri, infatti, ha appena approvato un nuovo provvedimento che modifica ancora gli orari dei servizi di ristorazione: un’ulteriore stretta che andrà a penalizzare ancora di più un comparto già messo al tappeto dalle norme anti-COVID.
Tant’è che sono state proprio le nuove regole per le attività di ristorazione a generare il caos tra Regioni e Governo così da far slittare l’approvazione del nuovo DPCM alla giornata di oggi.
D’altronde non siamo alla chiusura totale ma poco ci manca; a decorrere dal 26 ottobre 2020, infatti, vengono di fatto bloccate cene e aperitivi, con la sola possibilità di svolgere servizio d’asporto o di consegna a domicilio negli orari serali.
Attività di ristorazione: si cambia (ancora) con il nuovo DPCM
Nel testo del nuovo DPCM si leggono ulteriori restrizioni per le attività dei servizi di ristorazione, “fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie”. Nel dettaglio, queste attività dovranno rispettare dei nuovi orari anche per il servizio al tavolo.
Infatti, le predette attività sono consentite dalle 05:00 alle 18:00. Si riduce ancora, quindi, l’orario di servizio di bar e ristoranti i quali a questo punto dovranno rinunciare tanto alle cene quanto agli aperitivi.
Resta però consentita - senza limiti di orario - la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti.
Altro limite imposto dal nuovo DPCM è quello che riguarda il numero massimo di persone allo stesso tavolo. Se con il decreto approvato domenica scorsa questo limite è stato portato a 6 persone, con il provvedimento che verrà firmato nella giornata di oggi si scenderà a 4. L’unica possibilità per derogare a questo limite è quella per cui tutte le persone al tavolo sono conviventi.
Attività di ristorazione: cosa potranno fare fino a mezzanotte
Quanto appena detto, però, non obbliga le attività di ristorazione a chiudere alle ore 18:00. Ci sono, infatti, delle attività che potranno essere svolte fino alla mezzanotte. Nel dettaglio - nel rispetto delle norme igienico-sanitarie - sono sempre consentiti i servizi di consegna a domicilio e di ristorazione d’asporto.
Vi è però il divieto di consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico dopo le 18:00, così come il divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Stop alle feste dopo le cerimonie
Basta con i party post cerimonie religiose, fino ad oggi consentiti ma nel limite di 30 invitati. Il nuovo DPCM, infatti, blocca ogni tipo di festeggiamento, compresi quelli post cerimonia religiosa, come matrimoni, battesimi e comunioni.
Nuove regole per le attività di ristorazione: le proteste delle Regioni
Va detto che le nuove regole non piacciono alle Regioni. Lo conferma la lettera inviata da Stefano Bonaccini, in qualità di presidente del consesso dei Governatori, al Governo, con la quale aveva chiesto di rivedere gli orari di chiusura delle attività di ristorazione.
Nel dettaglio, questi hanno chiesto di fissare l’orario di chiusura per i ristoranti alle 23:00 - esclusivamente per quelli che dispongono del servizio al tavolo - mentre per i bar la chiusura sarebbe dovuta scattare alle 20:00. È stato di prevedere fin da subito aiuti economici per le attività di ristorazione.
Queste richieste, però, non sono state ascoltate dal Governo. Il Presidente ha voluto mantenere la linea dura, confermando la chiusura alle 18:00 ma mantenendo l’apertura di domenica e nei festivi.
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