In arrivo un nuovo contratto con possibili aumenti medi di circa 200 euro lordi al mese. Ecco come funziona e a chi spettano.
In arrivo possibili aumenti medi di circa 200 euro lordi al mese. La notizia riguarda gli infermieri. L’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni (Aran) sta provando ad accelerare per la chiusura del nuovo contratto per la Sanità. E nel corso del vertice con i sindacati, il presidente Antonio Naddeo ha presentato un’articolata bozza di accordo.
Il contratto della Sanità riguarda diverse professionalità. Dagli infermieri alle puericultrici, dalle ostetriche ai laboratori tecnici, fino al personale amministrativo. Ma cosa prevede la bozza? Entriamo nel dettaglio.
Aumenti di 200 euro al mese per gli infermieri
La bozza del contratto presentata dal presidente dell’Aran Naddeo prevede una riforma dell’ordinamento professionale. Come già avvenuto per le Funzioni centrali. Le aree della Sanità passerebbero da quattro a cinque: operatori ausiliari (che comprenderà le vecchie aree A e B), operatori (in cui confluirà l’ex area Bs), assistenti (ex area C), professionisti sanitari e funzionari (la vecchia area D) e la nuova area del personale di elevata qualificazione.
La bozza di contratto dell’Aran indica i singoli aumenti tabellari. Si va dai 54,50 euro mensili di un operatore ausiliare fino ai 98,10 euro di un DS6, il livello più alto dei professionisti sanitari.
Non è tutto. Oltre agli aumenti tabellari, per gli infermieri è prevista un’indennità specifica infermieristica in 12 mensilità. Indennità che va dai 62,81 euro per l’area degli operatori fino ai 72,79 euro per l’area che riguarda i professionisti sanitari.
Per gli operatori sanitari (come ostetriche, tecnici sanitari di laboratorio biomedico, tecnici sanitari di radiologia medica) prevista invece una «indennità di tutela del malato», che va dai 35,46 euro per chi appartiene all’area operatori, ai 41,10 euro per chi è nell’area dei professionisti sanitari.
Al momento, Aran non avrebbe svelato ancora tutti i possibili aumenti. Nella bozza manca la remunerazione del nuovo sistema degli incarichi. Il nuovo contratto introduce infatti due tipi di incarichi, di funzione e di posizione. La remunerazione dipenderebbe dal grado di complessità.
Progressioni orizzontali
Come già avvenuto nel caso delle Funzioni centrali, anche nella Sanità sono previste progressioni orizzontali. Ovvero scatti basati su merito e anzianità. Nel corso della carriera, nell’area professionisti sono possibili sette scatti di mille euro l’anno ciascuno.
Nell’area assistenti gli scatti restano sette, ma l’importo scende a 850 euro all’anno. Nell’area operatori gli scatti sono sei per un importo annuale di 600 euro. Infine, nell’area operatori ausiliari l’aumento di ogni singolo scatto è di 500 euro all’anno per un limite di sei scatti nell’arco della carriera.
Al momento, l’Aran sta premendo per chiudere il contratto, anche su pressione del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta. I sindacati però non sarebbero pienamente soddisfatti della bozza presentata.
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