Aumento tasse in arrivo? Ogni italiano dovrà pagare altri 160 euro (in media) ogni anno

Patrizia Del Pidio

6 Giugno 2024 - 12:33

Se il Governo fa quello che ha annunciato potrebbe esserci un aumento dell’Irpef netta media di 160 euro per ogni contribuente.

Aumento tasse in arrivo? Ogni italiano dovrà pagare altri 160 euro (in media) ogni anno

Bisogna temere l’arrivo di un nuovo aumento delle tasse? In base a quanto dichiarato dal ministro Giancarlo Giorgetti si può ipotizzare un esborso maggiore medio per ogni contribuente di 160 euro l’anno. Cosa sta succedendo e cosa ha annunciato Giorgetti?

Il Governo è alla ricerca di coperture per far quadrare i conti (e questa non è una novità), ma in modo particolare le risorse servono per tagliare l’Irpef sul ceto medio.

Se siamo d’accordo che l’imperativo è ridurre la pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese è chiaro che dobbiamo razionalizzare la spesa pubblica

ha detto Giorgetti, ma si capisce che le intenzioni del governo nascoste dietro il “razionalizzare la spesa pubblica” mettono nel mirino le agevolazioni fiscali.

Taglio delle detrazioni fiscali

Va ricordato che nell’ambito della riforma fiscale è necessario rimodulare le tax expenditures, ovvero le numerose detrazioni e deduzioni a cui si aggiungono anche i bonus di varia natura.

Attualmente i benefici fiscali compresi in questa giungla di norme, sono circa 600 per un valore di 80miliardi l’anno. Proprio per questo si punta a una rimodulazione delle agevolazioni fiscali, ma considerando che il 70% delle stesse non possono essere toccate (riguardano pensioni, lavoro e sanità) si pensa a un taglio di 5 miliardi di euro.

Senza toccare, quindi, le detrazioni che riguardo i principali capitoli di spesa, ce ne sono moltissime a cui è possibile apportare un taglio importante: lo sport dei figli, l’abbonamento per i trasporti, le spese veterinarie, quelle energetiche per l’autotrasporto, solo per citarne alcune.

Il primo taglio nel 2024

Il primo passo avanti verso la riduzione delle detrazioni fiscali è stato attuato con la riforma delle aliquote Irpef di quest’anno: per chi ha un reddito da 50.000 euro in su le detrazioni fiscali sono state ridotte di 260 euro.

Le ipotesi future parlano di un taglio non generalizzato che potrebbe interessare, quindi, solo la platea che ha già subito il primo taglio delle detrazioni al 19% sulla maggior parte delle spese detraibili (con l’esclusione di quelle sanitarie). La cosa che sembra assurda, però, è che se si agisse solo su questi contribuenti, il taglio delle loro detrazioni fiscali dovrebbe andare a finanziare la riduzione dell’Irpef a loro destinata: una mano dà e una toglie, come si suol dire.

Aumento tasse in arrivo? Ogni italiano dovrà pagare altri 160 euro (in media) ogni anno

Se il risparmio a cui si vuole puntare è di 5 miliardi di euro, questo taglio quanto peserà in media su ogni contribuente che paga le tasse? Una riduzione delle detrazioni fiscali, infatti, per forza di cose porta a un aumento delle tasse da pagare (non cambia l’imposta lorda dei contribuenti, ma quella netta, ovvero quella che realmente si deve versare).

Ovviamente i 5 miliardi di euro non peseranno allo stesso modo su tutti i contribuenti (se la norma dovesse essere prevista in maniera generalizzata), ma andranno a pesare maggiormente su chi guadagna di più e, di fatto, ha una capienza fiscale maggiore.

In Italia siamo circa 60.000.000 di abitanti, ma secondo uno studio di Itinerari previdenziali dello scorso anno, il 47% degli italiani non versa le imposte sulle persone fisiche (in questa percentuale sono compresi anche i bambini e gli studenti).

Dallo stesso studio risulta che i contribuenti (ovvero coloro che versano almeno 1 euro di Irpef) sono 31.000.000. Se si fa pesare, quindi, il taglio di 5 miliardi di euro su questa porzione di popolazione, l’aumento delle tasse da versare, in media, peserebbe per un importo pari a circa 160 euro per ogni contribuente.

Ovviamente sappiamo benissimo che, seppur il taglio dovesse essere applicato in via generale su tutti i contribuenti, non graverebbe su tutti allo stesso modo, ma abbiamo voluto fare un conto per renderci conto di quanto sarebbe l’aumento teorico per ognuno.

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