Per gli abitanti di una Regione è alto il rischio di avere un aumento dell’addizionale Irpef che porterà un esborso di 400 euro in più a famiglia.
Il rischio è reale e abbastanza imminente e peserebbe per le famiglie circa 400 euro in più di addizionali Irpef nel 2024. Ci sono solo due mesi di tempo per scongiurare questa malaugurata ipotesi che porterebbe l’addizionale Irpef al 3,33 per cento, ovvero il massimo previsto dalla legge a Roma e nel Lazio. E serve trovare i fondi per confermare le agevolazioni fiscali ed evitare la stangata per i cittadini.
In mancanza di un intervento di rifinanziamento i cittadini si troveranno a pagare l’addizionale con un aumento di un punto e mezzo percentuale rispetto a quello applicato attualmente.
Perché si rischia l’aumento dell’Irpef a Roma e nel Lazio?
La nuova giunta regionale si è trovata con una situazione abbastanza complicata da risolvere e con pochissimo tempo per farlo. Il debito complessivo della Regione è di circa 22 miliardi d cui 200 milioni di euro sono riconducibili a un deficit nel settore sanità.
Per poter evitare l’aumento dell’addizionale e mantenere la situazione inalterata rispetto a quella attuale serve un finanziamento di almeno 300 milioni di euro. Solo in questo modo si riuscirebbe a confermare le agevolazioni fiscali che eviterebbero l’aumento che peserebbero dai 180 ai 400 euro a famiglia.
Come si pensa di agire?
Ovviamente la giunta appena insediata non riuscirà a modificare il bilancio di previsione 2023 preparato dall’amministrazione precedente che deve essere approvato entro venerdì. Se non si approva il bilancio di previsione entro questa data, infatti, la Regione entra in esercizio provvisorio e non si riesce, quindi, a reperire i fondi necessari dal bilancio stesso.
L’idea è quella di inserire i fondi necessari a scongiurare l’aumento delle tasse per i cittadini nella variazione di bilancio entro il 31 maggio. Per rifinanziare l’agevolazione fiscale servono almeno i 297 milioni di euro stanziati già nel 2022.
Come agirà la Regione
La Regione ha già avviato un dialogo con il governo per chiedere risorse per il comportato sanità e per superare senza troppi traumi il debito accumulato negli anni dalle precedenti amministrazioni.
C’è, quindi, bisogno di un piano di rientro per recuperare parte del debito e proprio a questo proposito è fissato un primo tavolo di incontro con il Ministero dell’Economia e delle Finanze il 20 aprile 2023. C’è preoccupazione perché i numeri sono importanti e l’eventuale commissariamento della Regione potrebbe essere un’opzione valutabile dal governo.
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