Per tutte le nuove auto diventa obbligatorio da luglio la presenza a bordo di importanti dispositivi di sicurezza.
Importante novità sul fronte sicurezza nei motori. A partire dal 1° luglio diventerà obbligatorio per tutte le auto nuove la presenza a bordo di diversi dispositivi di sicurezza. Si tratta di una serie di aiuti alla guida definiti Adas, dall’inglese Advanced Driver Assistance Systems, di una scatola nera e il rispetto di precise norme anti-investimento. Tale obbligo era già in vigore da luglio 2022 per le auto o furgoni di nuova omologazione, adesso dal prossimo luglio diventerà obbligatorio per tutte le auto nuove di prima immatricolazione.
Queste norme sono contenute nel General Safety Regulation 2 con cui si mira ad aumentare la sicurezza al volante e diminuire morti e feriti sulle strade. Grazie alla diminuzione dei sinistri, si stima che alla lunga si risparmieranno 72,8 miliardi di euro. L’obiettivo è di scendere anche sotto le attuali 51 vittime per milione di abitanti.
Cambiamenti che costringeranno le case automobilistiche ad adeguarsi e questo potrà incidere anche sui costi delle vetture. Vediamo quali sono questi aiuti e la lista delle auto a rischio.
Sicurezza stradale: cosa cambia da luglio 2024
Da luglio 2024 tutte le auto nuove di prima immatricolazione dovranno avere a bordo obbligatoriamente una serie di strumenti di sicurezza stradale. Vediamo quali.
La prima novità è la predisposizione delle auto al cosiddetto alcolock, un dispositivo che, rilevando il tasso alcolemico nel sangue del guidatore tramite una cannuccia in cui soffiare, impedisce l’accensione del motore qualora il dato risulta oltre una certa soglia. Tutte le auto nuove dovranno essere predisposte per una sua rapida installazione.
Poi abbiamo il dispositivo di frenata automatica che permette alla vettura di arrestarsi ogni volta che c’è un rischio collisione frontale con veicoli, pedoni o ciclisti. Il dispositivo prima invia un avvertimento sonoro o visivo del pericolo, poi, nel caso in cui non si reagisca, attiva automaticamente i freni per evitare l’urto o ridurne la gravità.
Alle case automobilistiche è richiesto poi di studiare ulteriori soluzioni per ridurre i danni a pedoni e ciclisti in caso di investimento.
Altra tecnologia che non potrà mancare sarà l’Intelligent Speed Assistance, ovvero l’assistenza intelligente alla velocità. Si tratta di una telecamera che legge i segnali stradali e avvisa dei limiti di velocità che si incontrano durante il tragitto. Ci sarà la possibilità di adeguare la velocità della vettura al limite.
Quanto alla tecnologia che consente il mantenimento di corsia, il nuovo dispositivo non dovrà soltanto avvisare in caso di cambio corsia senza che siano in funzione gli indicatori di direzione, ma dovrà essere in grado di gestire sterzo e freni per rientrare nella propria corsia automaticamente. Poi abbiamo il rilevatore di stanchezza che analizzando il comportamento alla guida, come movimenti bruschi del volante, è in grado di capire se è in atto un colpo di sonno e riportare all’attenzione il guidatore.
Attenzione anche alla parte posteriore delle vetture con l’Europa che invita a montare un dispositivo che segnali la presenza di persone o oggetti dietro quando stiamo facendo retromarcia. In questo caso telecamere e sensori sono gli strumenti più utilizzati.
Infine non potrà mancare la scatola nera che registra la velocità della vettura, l’azionamento dei freni e altri parametri immediatamente prima, durante e subito dopo un urto. Non si potrà disattivare e i dati saranno anonimi e utilizzati soltanto per l’analisi dell’incidente o per studi.
Quali conseguenze?
L’entrata in vigore dell’obbligo di montare a bordo tutti questi dispositivi di sicurezza potrà avere delle conseguenze. Montare nuove tecnologie comporterà nuovi costi per le case automobilistiche e il rischio è che il prezzo delle vetture possa aumentare.
Per le auto nuove, la maggior parte già hanno di serie tutti questi dispositivi di sicurezza, ma aggiornare le vecchie vetture che ne sono sprovvisti con adattamenti, rischia di costare tanto per le case e per modelli vecchi potrebbe non valerne la pena.
Per questo da luglio alcuni modelli anche famosi potrebbero non essere più prodotti. La prima potrebbe essere la Smart ForTwo che a quanto pare non sarà più prodotta da metà 2024. Occhio anche alla Fiat 500 che potrebbe non essere aggiornata e terminare così la sua carriera da auto iconica della casa torinese. Ma anche la versione X della 500 e la Renegade di Jeep potrebbero dire addio al mercato.
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