Auto fuori dalle strisce blu, quando puoi annullare la multa

Ilena D’Errico

2 Marzo 2025 - 19:51

Se l’auto non entra nelle strisce blu potresti avere motivo di annullare la multa con un ricorso, a patto di aver parcheggiato correttamente.

Auto fuori dalle strisce blu, quando puoi annullare la multa

La ricerca del parcheggio è un momento stressante per tanti italiani, che devono far i conti con gli spazi limitati e l’elevato numero di auto in circolazione, oltre che con il pagamento della sosta. Le strisce blu determinano le aree a pagamento nella maggior parte delle città italiane, esponendo i conducenti a ulteriori rischi di multe in caso di scorretto posizionamento del veicolo. In effetti, molto spesso si assiste a un uso scorretto dello spazio a disposizione, con auto costrette in spazi strettissimi o addirittura a rinunciare al posteggio proprio perché le altre sono disposte in maniera errata. Aumenta così il rischio di sinistri e incidenti, ma non sempre la colpa è dei conducenti.

Per quanto la cosiddetta sosta selvaggia sia un problema crescente pressoché in tutte le città italiane, esistono anche casi in cui è proprio il posizionamento delle strisce blu a essere scorretto. Ciò espone i guidatori a rischi e complicazioni evitabili, ma anche a multe del tutto ingiuste. Le crescenti segnalazioni dei cittadini mostrano una tendenza allarmante nella struttura delle strisce blu in alcune aree, con spazi troppo piccoli e distanze insufficienti per garantire la sicurezza e il passaggio di persone e veicoli. Circostanze di questo tipo devono necessariamente essere indicate al Comune competente e offrono, comunque, la possibilità di annullare la multa. Vediamo quando.

Come si parcheggia nelle strisce blu

Il Codice della strada impone alcune precauzioni nel parcheggio, indipendentemente dalla presenza della segnaletica sull’asfalto, e quindi di strisce blu, bianche o gialle. In particolare, il veicolo deve essere posizionato:

  • il più vicino possibile al margine destro della carreggiata;
  • parallelamente alla carreggiata;
  • nel senso di marcia;
  • senza invadere il marciapiede rialzato con le ruote;
  • lasciando una distanza di almeno 1 metro per il transito dei pedoni in assenza di marciapiede rialzato;
  • lungo il margine sinistro della carreggiata soltanto in strada urbana a senso unico di marcia, lasciando lo spazio necessario al transito di una fila di veicoli e comunque non inferiore a 3 metri.

Queste regole sono particolarmente importanti in assenza di segnaletica orizzontale, posto che non ci siano divieti di sosta previsti dai segnali verticali o comunque dal Codice della strada. Le strisce dovrebbero invece facilitare l’automobilista, definendo praticamente il contorno entro cui immettere il mezzo. In presenza di segnaletica orizzontale, è sufficiente assicurarsi che il veicolo rientri nello spazio delimitato (senza che le ruote fuoriescano o si sovrappongano alle strisce). Paradossalmente, l’auto che rientra nelle strisce non comporta una multa quando le stesse sono posizionate scorrettamente, per esempio a cavallo delle strisce pedonali.

L’auto non entra nelle strisce blu

Le ruote del veicolo devono rientrare nello spazio delimitato dalle strisce, indipendentemente dal loro colore. Altrimenti, si rischia una multa. Il problema, fatto notare da ormai diversi conducenti, è che non sempre la segnaletica permette di rispettare le prescrizioni. Si pensi alle strisce sbiadite e ormai non percepibili, ma anche a quelle che restituiscono un’area di sosta troppo piccola rispetto alle dimensioni dell’auto.

Si ricorda, infatti, che il parcheggio deve avere delle dimensioni minime fissate dalla legge, vale a dire 4,5 m x 2,3 m. Queste misure derivano dal D.P.R. 495/1992, che peraltro non è stato aggiornato negli anni nonostante i cambiamenti subiti dai veicoli in circolazione. Molto spesso, infatti, i Comuni adottano misure più tolleranti lasciando spazi più ampi, anche se non sempre è possibile. In altri casi, al contrario, i cittadini hanno a disposizione aree inferiori a quanto previsto dalla legge. Ecco, se non si riesce a posizionare il veicolo adeguatamente e si sospetta un errore nella definizione delle strisce è opportuno segnalarlo al Comune e ovviamente presentare un ricorso contro eventuali multe.

A tal proposito sarà però indispensabile aver rispettato le generali prescrizioni del Codice della strada sul parcheggio. In merito alle strisce sbiadite, invece, l’annullamento è possibile soltanto quando le strisce non sono effettivamente percepibili dal conducente e la segnaletica verticale non chiarisce in alcun modo la questione. Anche in questo caso, tuttavia, è possibile la multa per il mancato rispetto delle regole sul parcheggio.

Sintetizzando con qualche esempio pratico:

  • chi parcheggia l’auto troppo distante dal marciapiede ingombrando una carreggiata rischia una multa a prescindere dalle strisce;
  • se l’auto fuoriesce dalle strisce il conducente rischia una multa, che può annullare se lo spazio del parcheggio non era sufficiente.

Le stesse regole valgono di fatto anche per le strisce bianche, ma è proprio nelle aree riservate alla sosta a pagamento che il problema si verifica maggiormente.

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