L’atteso decreto sul Codice della strada che dovrebbe disciplinare le modalità di utilizzo degli autovelox viene rinviato: non arriverà prima di giugno. E intanto si continua a far cassa con le multe.
Ancora un rinvio. Dopo 12 anni il decreto per disciplinare l’utilizzo degli autovelox sulle strade italiane ancora non è pronto e il governo prende altro tempo. E, intanto, continua a incassare grazie alle multe di quelli che vengono definiti come autovelox selvaggi.
Il decreto per disciplinare il corretto utilizzo dei sistemi di rilevazione della velocità a distanza è atteso dal 2010 e lo scorso dicembre il governo aveva promesso, per bocca del viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli, che il provvedimento sarebbe arrivato a inizio 2022.
E invece arriva ancora un rinvio. Lo stesso Morelli ha risposto a un’interrogazione di Simone Baldelli, deputato di Forza Italia e presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla Tutela dei consumatori degli utenti, che da anni porta avanti la battaglia contro gli autovelox selvaggi. E la risposta è chiara: ulteriore slittamento, almeno a giugno.
Autovelox selvaggi, il governo rinvia il decreto
Il decreto che deve stabilire le modalità di collocazione e uso degli autovelox in Italia viene ancora rinviato, dunque. Morelli ha risposto al question time presentato da Baldelli spiegando che si prevede un ulteriore slittamento a giugno.
L’attività per predisporre il decreto, assicura il viceministro, sta proseguendo, ma i tempi sembrano ancora lunghi. L’auspicio è che il testo venga esaminato dalla Conferenza Stato-città e autonomie locali entro il mese di giugno. Le ragioni del ritardo, però, al momento non sono state spiegate.
Il decreto è previsto da una legge del 2010 che ha riformato il Codice della strada e deve definire le modalità di collazione e uso degli autovelox. Il Parlamento ha più volte sollecitato, soprattutto negli ultimi anni, il governo, ma le richieste non sono state sufficienti. In Italia ogni anno si stimano 2,5 milioni di multe attraverso i sistemi di rilevazione a distanza della velocità.
Baldelli su autovelox selvaggi: indecente ritardo di 12 anni
È proprio Baldelli a commentare con l’Ansa l’ennesimo rinvio: “Trovo indecente che da 12 anni non si regolamenti in modo certo e una volta per tutte l’uso degli autovelox”. Il deputato di Forza Italia spiega come questo ritardo permetta alle amministrazioni di utilizzare gli autovelox “più per fare cassa che per fare prevenzione e sicurezza stradale”.
C’è poi un’altra questione che Baldelli torna a sollevare, quella relativa ai proventi delle multe: il governo deve raccogliere tutti i dati dai comuni e la commissione Trasporti della Camera ha chiesto che venissero comunicate queste cifre. Ma ancora i dati non sono stati consegnati: “È inaccettabile”, accusa il deputato.
Il presidente della commissione sulla Tutela dei consumatori sottolinea ancora: “Ho chiesto al viceministro Morelli di prendere in mano personalmente questo dossier, nella speranza che riesca a vincere le resistenze di chi da 12 anni su questo terreno butta la palla in tribuna, alla faccia di quanto prescrive il Codice della strada”.
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