Le azioni Banco Bpm crollano dopo che, dalla prima trimestrale dell’anno, è emersa anche la necessità di chiudere altre 300 filiali sul territorio nazionale.
Azioni Banco Bpm in forte ribasso, dopo la prima trimestrale del 2018 e dopo la comunicata intenzione di chiudere più di 300 filiali sparse sul territorio nazionale.
A ribadire la suddetta esigenza è stato nientemeno che l’amministratore delegato Giuseppe Castagna, nella conference call a commento dei citati risultati trimestrali.
I primi tre mesi dell’anno sono stati archiviati dalla quotata di Piazza Affari con un fenomenale balzo dell’utile netto, che è praticamente raddoppiato. La necessità di procedere ad una progressiva riduzione delle filiali, accompagnata dai dati della prima trimestrale aziendale renderanno oggi le azioni Banco Bpm le sorvegliate speciali sulla Borsa Italiana.
La prima trimestrale di Banco Bpm
Banco Bpm ha chiuso il primo trimestre del 2018 con un deciso balzo dell’utile netto, che partendo dai 115 milioni del pari periodo 2017 è schizzato così su quota 223 milioni di euro. Nonostante l’avanzata sia stata eclatante, il dato non è riuscito a battere le attese del mercato a 240 milioni.
I proventi operativi sono scesi di mezzo punto percentuale e si sono attestati su quota 1,18 miliardi, mentre il margine di interesse è salito dell’8,5% a 595 milioni e le commissioni nette sono diminuite del 7,6% a 476,5 milioni.
A scendere, ancora secondo la trimestrale che imporrà oggi un attento monitoraggio delle azioni Banco Bpm, sono stati anche gli oneri operativi, giù di un lieve 0,1% su quota 769,5 milioni. Il rapporto costi/ricavi, invece, è salito dal 65,7% al 65,9%.
Il Cet1 fully phased pro forma si è mostrato a 12,1% (13,48% il dato phased-in). I crediti deteriorati netti sono scesi di 1,7 miliardi rispetto a fine 2017. La loro incidenza sul totale dei crediti è passata dal 12,1% al 10,7% mentre il livello di copertura dei crediti dubbi è salito dal 48,8% di fine 2017 al 53,8%.
Tra gli obiettivi primari di Banco Bpm ci sarà ora la cessione di 5 miliardi di sofferenze da perfezionare entro giugno tramite cartolarizzazione e ricorso alla Gacs.
Le prossime chiusure
Come anticipato, Banco Bpm dirà addio a ben 312 filiali, entro e non oltre il mese di giugno prossimo. Le chiusure saliranno così di 44 punti percentuali oltre il target previsto dal Piano Strategico per il 2019. Stando dunque a quanto ribadito dopo la presentazione della trimestrale di Banco Bpm, le filiali del gruppo scenderanno su quota 1.934 entro uno o due mesi. Ma non è tutto.
Dopo questa prossima ondata di chiusure, l’istituto nato dalla fusione tra la Popolare di Milano e Bpm potrebbe procedere con il taglio di ulteriori 200 filiali. L’obiettivo? Dar vita ad una rete più snella ed efficiente, composta da massimo 1.700-1.800 sportelli.
Le azioni Banco Bpm dovranno oggi dimenarsi tra la prima trimestrale dell’anno e l’intenzione dei vertici di chiudere svariate centinaia di filiali. Dopo una settimana sulle montagne russe il titolo sta attualmente raschiando il fondo del Ftse Mib con un rosso del 2,92%.
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