Azioni Eni brillano a Piazza Affari: il motivo non è soltanto il buon andamento del prezzo del petrolio. Ci sono novità anche dal Congo.
Azioni Eni in evidenza sulla scia del petrolio che continua la sua corsa al rialzo.
Le quotazioni dell’oro nero proseguono il loro rally superando entrambe (future WTI e Brent) la soglia dei 60 dollari al barile.
Una spinta, quest’ultima, per i guadagni della società energetica italiana. Le azioni Eni, però, stanno beneficiando anche di altri segnali positivi per la sua attività in Congo.
Azioni Eni in evidenza: +1% a Milano, i motivi
In una seduta debole, con il Ftse Mib negativo, spiccano pochi titoli oggi. Tra questi, c’è la società del cane a sei zampe.
Al momento in cui si scrive, le azioni Eni stanno guadagnando lo 0,64%, con scambi a 9,14 euro, dopo aver mantenuto una soglia di rialzo maggiore dell’1% per buona parte delle negoziazioni.
La corsa del petrolio sta certamente spingendo la società, galvanizzata dal ritorno di prezzi allettanti per l’oro nero. La quotazione WTI viaggia sui 60 dollari al barile e quella Brent sui 63.
A pesare positivamente sul titolo del comparto oil, comunque, sono anche le notizie relative alla causa in Congo. Dal Tribunale di Milano è giunta la conferma che l’udienza sulla misura interdittiva richiesta dalla procura è stata rimandata al 25 marzo.
Un rinvio importante per Eni, che si traduce in un ritardo nell’attivazione della misura che bloccherebbe le attività della società in Congo per due anni. La questione risale al 2015 e all’avanzamento di un’accusa di corruzione nei confronti dei vertici operanti nello Stato africano.
Con l’accettazione della misura interdittiva, Eni dovrebbe abbandonare la produzione di petrolio nei pozzi ’Marine VI e VII’, dal valore di oltre 400 milioni.
Il rinvio è stato avanzato sull’ipotesi che si possa raggiungere un accordo tra le parti che, se concretizzato, significherebbe l’uscita della società italiana dall’inchiesta.
Intanto, le azioni Eni hanno reagito nel segno del rialzo.
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