Le azioni Ferrari volano in Borsa dopo il crollo causato dagli analisti di Morgan Stanley. Che cosa succede alla casa automobilistica?
Le azioni Ferrari stanno spiccando il volo sulla Borsa Italiana oggi, il tutto dopo essere letteralmente crollate a causa di Morgan Stanley.
Gli analisti citati hanno reso noto un improvviso quanto inaspettato downgrade del titolo da Overweight a Underweight che ha spinto le azioni Ferrari nel baratro, ben lontano dai massimi che stava tentando di raggiungere.
La battuta d’arresto del titolo ha condotto il Cavallino da quota 99 euro a quota 89. Nell’odierna sessione, però, l’andamento delle azioni Ferrari è totalmente cambiato e il titolo sta attualmente salendo di quasi due punti percentuali su quota 92,60 euro. Il motivo? Nuove e più ottimiste stime da parte degli analisti di Equita Sim.
(L’andamento del titolo nelle ultime sessioni)
Equita Sim fa respirare Ferrari
L’odierno rialzo delle azioni Ferrari è stato determinato dalle ultime pronunce di Equita Sim. In mattinata gli analisti hanno non soltanto ribadito il loro target price sulla quotata a 110 euro, ma hanno anche reiterato il loro convinto Buy.
Il giudizio positivo è stato confermato in virtù di:
“caratteristiche uniche che permettono il controllo delle principali variabili operative”.
La view di Morgan Stanley
“È tempo di un pit stop”: così gli analisti di Morgan Stanley hanno intitolato il report che ieri ha fatto crollare le azioni Ferrari. Nel documento si evidenziano le performance strabilianti messe a segno dall’inizio dell’anno ad oggi, ma si rende altresì evidente un potenziale ribassista del 14% rispetto al target price (100 dollari).
(Quotazione Ferrari dall’inizio dell’anno ad oggi)
La società automobilistica è dunque sia solida che unica nel suo genere, ma il rating di Morgan Stanley non ha lasciato spazio ad interpretazioni: le azioni Ferrari non sono più interessanti.
(Il crollo del titolo nella sessione di ieri)
Le caratteristiche che hanno a lungo reso l’azienda innovativa sono ormai scontate, fanno sapere gli analisti. I rischi competitivi sono piuttosto elevati, poi, se si considerano nomi altisonanti tra cui McLaren, Aston Martin e Lamborghini. A pesare sul downgrade anche il possibile ingresso di Ferrari nel campo dei suv: la strada non sembra convincere.
Molti hanno fatto notare come la sofferenza di ieri potrebbe essere stata determinata non soltanto da Morgan Stanley ma anche da qualche naturale presa di profitto dopo i rialzi delle ultime settimane. La fase ribassista delle azioni Ferrari, comunque, è presto terminata: a quando quota €100?
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