Azioni Saipem sotto esame: avviso di garanzia per Stefano Cao e dirigenti, perquisita la sede di San Donato Milanese. Le accuse della procura
Azioni Saipem sotto esame dopo gli ultimi guai giudiziari che hanno travolto l’amministratore delegato Stefano Cao e alcuni dirigenti del gruppo.
Nella mattinata di ieri la procura di Milano ha disposto la perquisizione della sede di San Donato Milanese notificando un avviso di garanzia per il reato di false comunicazioni sociali - commesso, secondo l’accusa, dall’aprile del 2016 all’aprile del 2017 - e altresì per il reato di manipolazione di mercato.
Le indagini imporranno oggi un attento monitoraggio delle azioni Saipem che dall’inizio dell’anno hanno già guadagnato 22 punti percentuali in Borsa, il tutto dopo le performance negative del 2018.
Azioni Saipem sotto esame: le accuse contro ad e dirigenti
Nel mirino della procura di Milano sono finiti sia l’amministratore delegato sia due dirigenti e un ex dirigente, il tutto a causa di tre ipotesi di reato che renderanno indispensabile osservare l’odierno andamento delle azioni Saipem:
- false comunicazioni sociali sul bilancio 2015 e 2016
- manipolazione del mercato commessa dal 27 ottobre 2015 all’aprile 2017
- falso in prospetto con riferimento alla documentazione dell’aumento di capitale del gennaio 2016.
Saipem pronta a collaborare
A confermare le indagini, l’avviso di garanzia e la perquisizione della sede di San Donato è stata la stessa Saipem tramite comunicato stampa pubblicato nella serata di ieri, martedì 22 gennaio.
Nel testo la quotata di Piazza Affari ha ricordato come il tutto sia esploso in seguito alle osservazioni della Consob, che lo scorso 5 marzo 2018 ha contestato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2015/2016 alle norme che ne disciplinano la predisposizione.
Poi, il 6 aprile 2018, la Divisione Informazione Emittenti di Consob ha avviato un vero e proprio procedimento amministrativo sanzionatorio contro Saipem contestando la documentazione relativa all’aumento di capitale realizzato tra gennaio e febbraio 2016.
La società si è già detta pronta a collaborare con le autorità:
“e confida che, all’esito dell’indagine giudiziaria, risulterà confermata la correttezza del proprio operato.”
Le azioni Saipem, però, finiranno nuovamente sotto i riflettori di Piazza Affari dopo la perquisizione e l’avviso di garanzia a Cao e agli altri dirigenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA