Azovstal: cos’è, dove si trova e perché è uno snodo fondamentale per la guerra in Ucraina

Alessandro Nuzzo

12/05/2022

Negli ultimi giorni le acciaierie Azovstal sono diventate il teatro principale della guerra in Ucraina. Vediamo perché.

Azovstal: cos’è, dove si trova e perché è uno snodo fondamentale per la guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina prosegue senza prospettive di una tregua a breve termine. Nelle ultime settimane il teatro del conflitto si è spostato molto nella zona di Mariupol e in particolare nelle acciaierie Azovstal. Lì si sono rifugiati i superstiti della città marittima e i militari ucraini.

Azovstal rappresenta l’ultima roccaforte prima di cedere il controllo della città ai russi. Questo è solo uno dei motivi per cui la Russia sta intensificando i suoi attacchi sulla zona. Vediamo perché Azovstal è fondamentale in questa guerra.

Azovstal acciaierie: cosa sono e dove si trovano

Le acciaierie Azovstal si trovano a Mariupol, città portuale sul Mar Nero molto importante per l’Ucraina da un punto di vista commerciale. Lo stabilimento è una delle acciaierie più grandi d’Europa capace di sfornare quasi 4 milioni di tonnellate l’anno di semilavorati destinati ai principali mercati europei e mondiali.

Si estende su una superficie di circa 11mila metri quadrati tra altoforni, fornaci, stabilimenti, capannoni ed edifici. A rendere particolare la zona sono i lunghi sotterranei, tunnel e bunker che ci sono sotto la struttura.

Queste zone sono servite per i civili e i soldati ucraini soprattutto del battaglione d’Azov per difendersi dagli attacchi portati avanti dall’esercito russo. Se ormai i cittadini non sono più presenti nell’acciaieria perché fatti evacuare grazie a tregue e corridoi umanitari, all’interno sono stipati ancora i soldati ucraini.

Perché le acciaierie Azovstal sono fondamentali nella guerra in Ucraina

Analizziamo la situazione dapprima da un punto di vista russo. Bisogna partire da una motivazione commerciale. Come detto lo stabilimento Azovstal è uno dei più grandi d’Europa capaci di produrre tonnellate di semilavorati ogni anno.

È per questo fondamentale da un punto di vista commerciale e industriale per l’Ucraina grazie al suo contributo nella catena di produzione e anche per l’economia del paese. Poi c’è l’obiettivo strategico-militare.

La Russia intende prendere il controllo totale della città di Mariupol, snodo importantissimo sul Mar Nero. Se la città è ormai quasi totalmente nelle mani dell’esercito russo, resta ancora la zona dell’acciaieria da conquistare. Senza il controllo dell’acciaieria la Russia non potrà dire di aver assunto il controllo di Mariupol e non potrà celebrare la vittoria della battaglia.

Dall’altro lato troviamo l’esercito ucraino che ha trovato nei sotterranei dello stabilimento Azovstal il luogo ideale per portare avanti la resistenza. Soldati e volontari conoscono bene la zona a discapito dei russi che fino ad ora hanno attaccato con aerei, missili e colpi di artiglieria sulla struttura ma mai da terra.

E sul perché la Russia non proceda con l’attacco decisivo provando un assalto da terra nell’acciaieria il giornalista Toni Capuozzo ha svelato una sua idea.

Chi si nasconde sotto le acciaierie Azovstal

Toni Capuozzo intervenendo a Quarta Repubblica su Rete 4 ha svelato per quale motivo Putin non chiuderebbe la situazione a Mariupol con un attacco da terra. Lo storico inviato di guerra ha portato alla luce un’indiscrezione molto battuta tra gli addetti ai lavori.

E cioè che nei sotterranei dello stabilimento non ci sono uomini ucraini ma occidentali. «Non essendoci più civili, perché tutti i civili sono riusciti a venir via, che cos’è che trattiene i russi da fare tabula rasa?» - si è chiesto il giornalista.

«Potrebbero esserci degli occidentali. Se ci sono degli americani, degli inglesi e si dice perfino degli italiani, da quanto tempo sono lì?» - il dubbio di Capuozzo.

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