Commodity: balzo del Gas Naturale manda ko Optionsellers

Luca Fiore

22/11/2018

Le perdite sulle opzioni vendute sul Gas Naturale hanno portato alla chiusura dei conti gestiti da Optionsellers.com. Colpa del recente balzo dei prezzi.

Commodity: balzo del Gas Naturale manda ko Optionsellers

Le tensioni che attraversano il mercato energetico fanno la prima vittima. I conti gestiti da Optionsellers.com “sono stati liquidati a causa di questi andamenti”, riporta una nota di INTL FCStone, broker sui futures della società.

Nelle ultime settimane l’andamento del greggio e quello del Gas naturale, è risultato speculare: il primo nell’ultima settimana segna un calo di 5 punti percentuali che portano il saldo mensile al -22,6% mentre per il secondo i due dati si attestano rispettivamente al +3,7 e al +27,48%.

Nel caso del calo del greggio, le cause vanno ricercate (qui un articolo) nella correlazione positiva con i mercati azionari, nella speculazione e nell’andamento dei fondamentali, mentre i prezzi del Gas stanno capitalizzando la forza della domanda e il conseguente calo degli stock negli Stati Uniti.

Ieri, con un giorno di anticipo rispetto al solito a causa della festività del Ringraziamento, il Dipartimento dell’Energia statunitense ha annunciato che nella settimana al 16 novembre gli stock di Gas Naturale della prima economia si sono attestati a 3.113 miliardi di piedi cubi (BCF, Billion Cubic Feet), -134 miliardi rispetto alla precedente rilevazione. Il dato è risultato maggiore dei -105 BCF del consenso. Rispetto al livello fatto segnare un anno fa, gli stock sono inferiori di 620 BCF mentre il confronto con la media a cinque anni evidenzia un calo di 710 BCF.

Un’onda anomala sul mercato del Gas Naturale

Optionsellers, attiva dal 2010, è specializzata (nomen omen) nella vendita di opzioni, di contratti cioè che garantiscono la facoltà di acquistare o di vendere in futuro un certo quantitativo di una determinata attività sottostante. Ovviamente, nel caso di prezzi particolarmente volatili, come quelli del comparto energetico, il venditore rischia di andare incontro a forti perdite.

Nonostante sia stata in passato una delle commodity dalla maggiore volatilità, il Gas naturale negli ultimi tempi aveva registrato una stabilizzazione in scia delle nuove scoperte di Gas negli Stati Uniti. Non a caso, nel mese di agosto, l’indice di volatilità sul Natural Gas è sceso a livelli che non si vedevano dal 1991.

La situazione è cambiata nelle ultime settimane (nelle ultime tre i prezzi del gas hanno segnato un +4,19, un +14,87, un +13,25 per cento), portando alla liquidazione degli account di Optionsellers, specializzata in opzioni sulle materie prime per grandi investitori (la soglia minima di ingresso era fissata a 500 mila dollari, con le soglie del “club dei fondatori” e del “platinum club” fissate rispettivamente a 1 e 10 milioni di dollari).

“Alla gente piace vendere opzioni, rispetto ad acquistarle, perché le probabilità di fare soldi sono maggiori”, ha detto Jack Scoville, vice president del Price Futures Group di Chicago. "Nonostante questo, come abbiamo visto con il gas naturale, questo non succede sempre”.

“Un’onda anomala”. Così James Cordier, n.1 di Optionsellers, aveva definito l’andamento dei prezzi del gas in un video pubblicato su Youtube.

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